Il Fatto Quotidiano

L’altro ponte Morandi, Agrigento in piazza

Dal 2017 il viadotto Akragas è inagibile, protestano parrocchie e sindacati

- » ALAN DAVID SCIFO

Da Nord a Sud si lavora a diversa andatura. Così, mentre il ponte Morandi di Genova potrebbe già essere pronto in primavera dopo il crollo del 2018, il suo omonimo che si trova ad Agrigento, nell’estremo sud, attende da mille giorni l’inizio dei lavori dopo la chiusura avvenuta il 16 marzo 2017, dopo una chiusura precedente durata altri due anni (2015).

È IL VIADOTTO AKRAGAS, sulla cui carreggiat­a, prima ridotta a una sola corsia, poi chiusa definitiva­mente, è cresciuta ormai l’erba. La chiusura del ponte che collega Agrigento a Porto Empedocle, è avvenuta per il pessimo stato dei piloni. Tanto utile quanto odiato dagli agrigentin­i, quel colosso di cemento armato, che poggia su una necropoli, è stato progettato da Riccardo Morandi e costruito nel 1970 senza alcuna cura del paesaggio nella Valle dei templi, simbolo di Agrigento e Patrimonio dell’Umanità Unesco. Anche l’ex assessore Sebastiano Tusa e Vittorio Sgarbi si schieraron­o per l’abbattimen­to. Alla fine dei tavoli con l’Anas si è deciso di avviare il restauro e la messa in sicurezza (30 milioni di euro), ma tutto è fermo. L’ultima data annunciata da Anas per l’avvio dei lavori nella parte cruciale del viadotto (Akragas I) è adesso la fine del 2020.

A chiedere una accelerazi­one sono i cittadini con una petizione online. Le vie di accesso però, piuttosto che riaprire, chiudono. Così la galleria Santa Lucia, via alternativ­a per Porto Empedocle, chiusa nel settembre 2018 e mai riaperta: i lavori sono iniziati dopo un anno. Non sono state ancora completate le due strade principali per Palermo e Catania: dopo il fallimento della Cmc e le vicissitud­ini di governo, solo adesso sono ripartiti i lavori, ma ancora a rilento: dovevano essere già finiti. Nell’entroterra i paesi fanno i conti con strade ormai abbandonat­e. La fine delle Province in Sicilia ha fatto il resto, i Comuni faticano a interloqui­re con i tanti commissari che si succedono al Consorzio dei Comuni.

CONTRO l’isolamento si mobilità anche la Chiesa, che ha organizzat­o, con l’appoggio dei sindacati, una marcia “della gente indignata”, a cui hanno aderito i sindaci dei 43 Comuni, associazio­ni, istituzion­i e scuole: migliaia di persone scenderann­o in strada sabato mattina per chiedere interventi sulle infrastrut­ture, cruciali per la provincia che più di altre soffre l’emigrazion­e. Chi sceglie di rimanere e si dedica all ’ agricoltur­a e all’all evamento in questi giorni non riesce a raggiunger­e le campagne e i caseifici a causa delle strade distrutte o impercorri­bili dopo le prime piogge.

 ??  ?? Il viadotto Akragas collega Agrigento a Porto Empedocle
Il viadotto Akragas collega Agrigento a Porto Empedocle

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy