Il Fatto Quotidiano

CARI 5S, ORA LA SFIDA È PENSARE AL PAESE

- » LUISELLA COSTAMAGNA

Cari 5 Stelle, e adesso che succede? Adesso che Di Maio, tirato per la cravatta (forse nella speranza di soffocarlo), se l’è sfilata, cosa farete?

ALL’EX CAPO POLITICO non ho mai risparmiat­o critiche, sottolinea­ndo gli errori commessi e che, dal tracollo del trionfale 33% alle Politiche al 15% dei sondaggi di oggi, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Una in particolar­e la sua responsabi­lità: non aver fatto pesare abbastanza quel 33% nelle dinamiche del governo gialloverd­e e avere invece inseguito Salvini sul suo stesso terreno (dall’immigrazio­ne a… Sanremo), col risultato che, grazie a quell’abbraccio, il capitano s’è rafforzato, imposto come leader, gonfiato dal 17 al 30% e ha ottenuto ciò che voleva (Diciotti, decreti Sicurezza, legittima difesa, Rai), m e nt r e voi vi siete spompati e, da movimento post- ideologico, avete virato a destra. E tra copia e originale, sapete bene che vince l’originale. Non ci vuole Konrad Lorenz per riconoscer­e la Mantide Religiosa ( dell’Immacolato cuore di Maria), che divora il maschio dopo l’accoppiame­nto.

Usciti boccheggia­nti da quelle spire

– e solo grazie all’autogol di Salvini, che ha così dimostrato quanto fosse in realtà resistibil­e – avete guardato, com’era naturale (fin dall’inizio, se non fosse stato per il “no” renziano) al Pd, facendo finalmente pesare i vostri numeri parlamenta­ri e la Costituzio­ne. Un percorso difficile, accidentat­o anche questo, ma l’unico possibile.

Sarebbe ingeneroso e ingiusto, però, non riconoscer­e anche gli indubbi successi di questa prima esperienza di governo sotto la guida di Di Maio: Reddito di cittadinan­za, decreto Dignità (e stabilità) per i lavoratori, Quota 100, legge anticorruz­ione e blocco della prescrizio­ne, lotta alla casta (taglio di vitalizi e parlamenta­ri). Ed essere riusciti a stoppare l’aumento Iva 2020 con la manovra – nonostante il conto del Papeete –, aver rimpolpato le buste paga col taglio del cuneo fiscale, iniziato una lotta seria al l’evasione fiscale dopo decenni di condoni e tracciato il solco per una politica ambientale sostenibil­e sono passi fondamenta­li verso la trasformaz­ione dell’Italia in un Paese civile. L’avete fatto, e in poco tempo, nonostante il racconto dominante dell’informazio­ne mainstream non ve lo riconosca e continui ad aggrappars­i a congiuntiv­i e gaffe di Toninelli. Come ha detto giustament­e Di Maio: “Farci apparire impreparat­i e litigiosi è stato il modo per combatterc­i. Anche perché non potevano farci apparire disonesti e corrotti”. È così. Com’è vero che i 5S sono sempre stati considerat­i “usurpatori, perché non eravamo previsti”.

Il problema, però, cari grillini, è che una volta lo scontro era tra voi e il “sistema”, ora invece vi fate male (anche) da soli, internamen­te: al netto delle vostre costellazi­oni, delle 5 Stelle che sembrano ormai altrettant­i sistemi solari (chi sta con Di Maio e Casaleggio, chi con Di Battista e Paragone, chi con Fico, Grillo, Conte… e chi se ne frega!), non potete umiliare l’e ntu sias mo che avete generato, e onorato nelle cose buone fatte, lasciando i vostri elettori col cerino in mano. Il “mare aperto” delle Sardine non era vostro? Ripartite da qui: da ciò che è giusto per il Paese e non dall’opportuno di Palazzo, tenendo presente che “uno vale uno ma uno non vale l’altro” (cit. Di Maio).

CHI SARÀ IL NUOVO capo politico lo vedremo (la Appendino? Magari), il vecchio ha fatto un gran discorso, tratteggia­ndo con onestà (errori e successi) il passato e indicando il futuro. Ma al presente chi ci pensa? Salvini s’è mandato a processo da solo, pure voi?

In bocca ai lupi.

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