E la pubblicità della escort finì sul palazzo della Regione
Maia, signorina di Verona, è la “top escort 2019”. Lo abbiamo appreso leggendolo sulla parete del palazzo sede della giunta regionale lombarda. Maia è stata votata, giura un sito specializzato in incontri hard, da 2,1 milioni di utenti. Un plebiscito. La notizia è stata proiettata, con foto a colori e hashtag (#lombardiaaltop) sul grattacielo che per distinguerlo dal Pirellone (sede del Consiglio regionale) era stato chiamato “Formigone”, ma che ora, dopo che chi l’ha eretto – l’ex multipresidente Roberto Formigoni – ha lasciato la carica, è diventato, più semplicemente, Palazzo Lombardia. È stato il grattacielo più alto di Milano, ora però superato da altre meraviglie della città verticale. Ha stupito il suo uso pubblicitario, per la prima volta (unico precedente: Expo). E per di più per pubblicizzare un “prodotto” hard.
Il Pd lombardo chiede spiegazioni al presidente della Regione Attilio Fontana. “Sul Pirellone abbiamo visto scritte a favore del Family day”, protesta il dem Pietro Bussolati, “non ci aspettavamo su Palazzo Lombardia la pubblicità delle escort. Si sono anche fatti pag are?”. La Regione giura che non ne sapeva niente. “È stato un camioncino privato”, spiega un assessore molto vicino a Fontana, “che senza alcun permesso ha proiettato pubblicità sul nostro grattacielo e sulle facciate di altri palazzi. Senza alcuna autorizzazione, ma anche senza che nessun vigile o rappresentante del Comune di Milano sia intervenuto a fermarlo. Regione Lombardia non ha alcuna responsabilità e sta decidendo se fare un esposto contro quella iniziativa”.