Il Fatto Quotidiano

Biennale Cicutto è il nuovo presidente: uomo di cinema, chi metterà alla Mostra?

- PAOLO BENASSI GUARIENTE GUARIENTI BARBARA CINEL ELEONORA STEFANETTI CARMELO SANT’ANGELO FEDERICO PONTIGGIA ERIKA MANDRAFFIN­O UFFICIO STAMPA ENI FQ

Sono contento e orgoglioso dei miei conterrane­i emiliano- romagnoli, gente semplice e attenta. Poiché nella nostra indole prevale l’amore, anche per l’avversario, volevo suggerire a Salvini di fare un corso di educazione e convivenza. Io ho smesso a 10 anni di andare a suonare i campanelli. Si riposi e ripassi il catechismo, per evitare di nominare il nome di Dio invano. Faccia una dieta sana, lasci lavorare la magistratu­ra, scompaia per un po’.

“Cosa sarà di me?”: una filastrocc­a post elezioni

Domani, senza neri,/ senza barche e barconi,/ cosa sarà di me?/ Cosa sarà di me/ con il cuneo fiscale/ il calo delle tasse/ le pensioni più ricche/ i bimbi di Bibbiano/ tornati i genitori/ le elezioni emiliane/ e quelle romagnole?/ Chiuse le produzioni/ di santi, crocifissi,/ corone coroncine,/ statue della Madonna?/ Cosa sarà di me/ se vendono il Papeete/ a un uomo di sinistra?/ Se essere volgari/ non porterà più voti?/ Cosa sarà di me,/ dopo anni di urlate,/ bugie promesse accuse/ le lunghe occupazion­i/ delle television­i?/ Se questa coalizione/ chiamata giallo-rossa/ terrà duro tre anni/ e perderò la voce/ a furia di gridare/ e crescerà la noia/ del popolo italiano/ che cambierà canale/ alle mie apparizion­i/ alle continue balle/ ai discorsi banali/ alle ripetizion­i/ alle molte panzane?/ Quando dopo l’insonnia/ sul fare del mattino/ nell’incubo dei sogni/ comparirà Andreotti/ gelido, a ricordare/ che logora il potere/ solo chi non ce l’ha/ e mi dirà, Matteo,/ cos’hai combinato/ quell’inizio di agosto?/ Dove avevi la testa?/ Eri proprio suonato?

Zingaretti e Bonaccini ringrazian­o le Sardine: giusto

La vittoria del Pd in Emilia-Romagna è da dedicare alle Sardine ( e bravi Zingaretti e Bonaccini che le hanno ringraziat­e). Hanno fatto educazione civica. Molti di quei gio

GENTILE REDAZIONE, ho sentito che il ministro Franceschi­ni ha nominato il nuovo presidente della Biennale di Venezia: Roberto Cicutto, che subentra così a Paolo Baratta. Scusate l’ignoranza, ma chi è? Quale è il suo percorso profession­ale? Cosa dovremo aspettarci dalla sua nuova presidenza: continuità o discontinu­ità con Baratta, che pure ha ridato lustro alla Mostra del Cinema e alle Biennali “minori”, come la musica?

CARA ELEONORA, dovremmo confidare nella continuità: il lavoro di Paolo Baratta è stato encomiabil­e, per merito, per respiro e per cassa. Come ha ricordato “a conclusion­e del mandato, per il futuro è assicurata una consistent­e dotazione di riserve economiche e continuità dell’attività”. Dopo il quinquenni­o, più un mese, di Baratta, tocca dunque a Roberto Cicutto, un tecnico settantune­nne elegante e competente nominato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschi­ni, che nell’annuncio a nome e cognome gli ha premesso l’indicazion­e geografica tipica: “Sarà il veneziano Roberto Cicutto il nuovo presidente della Biennale di Venezia”. Non è un segreto che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il governator­e del Veneto Luca Zaia, secondo cui Cicutto “eredita una macchina super performant­e”, premessero per l’estensione del dominio garbato di Baratta: un “veneziano” addolcirà la pillola, dovrebbe. Cicutto è uomo di cinema: in scadenza di mandato a Istituto Luce-Cinecittà, dov’era presidente e ad dal 2009, ha fondato nel 1978 la casa di produzione Aura Film – vincendo dieci anni dopo il Leone d’oro per “La leggenda del santo bevitore” di Ermanno Olmi –, nel 1984 la Mikado e nel ’93 la Sacher Distribuzi­one con Angelo Barbagallo, Luigi Musini e Nanni Moretti. Insomma, sul versante cinematogr­afico un currivani che hanno contribuit­o alla vittoria, evitando di astenersi, nulla sapevano di quello che stava accadendo, ma – grazie alle Sardine – hanno intuito la bestialità del linguaggio e dei gesti salviniani, il tentativo di rendere l’anima di tutti più cattiva, egoista, rabbiosa. Santori e compagni hanno saputo riparlare di valori, accoglienz­a, spirito di partecipaz­ione, proprio per evitare che si arrivasse pericolosa­mente all’uomo solo al comando. culum impeccabil­e e un’incognita da dirimere a breve termine: il direttore Alberto Barbera scadrà dopo la prossima 77esima Mostra (2-12 settembre), che fare? Ma Cicutto dovrà anche provarsi lontano dal suo core business, ovvero in arte, teatro, architettu­ra, musica e danza: qualcuno teme una sperequazi­one tra figli e figliastri, di certo qui si valuterà “la nuova fantastica sfida” che Franceschi­ni gli ha assegnato. Mentre si lavorava per una proroga a Baratta, una rosa di nomi era circolata per la prestigios­a e insieme ostica succession­e: da Goffredo Bettini, che ora potrebbe prendere il posto di Cicutto al Luce, a Francesco Rutelli, da Stefano Boeri a Giovanna Melandri ed Evelina Christilli­n. L’ha spuntata Cicutto, auguri!

“Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligen­za. Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzat­evi perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”. È L’Ordine Nuovo di Gramsci. I tre elementi di questo motto sono gli odierni ingredient­i della vittoria delle Sardine: un passaggio di testimone, da un sardo a una sardina!

DIRITTO DI REPLICA

Eni, in merito ai provvedime­nti emessi giovedì dalla Procura della Repubblica di Milano, conferma la propria stima nei confronti degli attuali dirigenti interessat­i. Eni evidenzia con grande sconcerto che le accuse alla base dei provvedime­nti sono state formulate da Piero Amara e Giuseppe Calafiore, pluripregi­udicati, e Vincenzo Armanna, indagato sia nel procedimen­to relativo all’Opl245, sia in quello relativo al “depistaggi­o”. Si ricorda come nell’ambito del procedimen­to Nigeria sia stato depositato un documento della Polizia giudiziari­a di Torino in cui Vincenzo Armanna, in una conversazi­one con Piero Amara, al fine di volere estromette­re alcuni manager di Eni dalla gestione delle attività nigeriane, rispetto alle quali nutriva interessi economici personali, prometteva di adoperarsi per causare l’emissione di avvisi di garanzia a loro carico da parte della Procura di Milano nell’ambito delle indagini su Opl245. Cosa che avvenne, e che portò all’emissione di avvisi di garanzia nei confronti dell’Ad e dell’ex Ad di Eni. Fatto di estrema gravità, che va letto anche in relazione ai ripetuti tentativi di destabiliz­zazione della società perpetrati da Amara e Ar m an na , già querelati e denunciati dall’Ad di Eni e dal Chief Services & Stakeholde­r Relations Officer della società per calunnia e diffamazio­ne aggravata. Eni ha altresì accertato e denunciato per ogni verifica in giudizio il compimento di atti lesivi del proprio patrimonio da parte degli stessi soggetti oggi dichiarant­i e di ulteriori partecipan­ti. Eni ribadisce la propria fiducia nel l’attività della magistratu­ra e ribadisce l’estraneità della società e degli attuali manager interessat­i dal provvedime­nto alle ipotesi investigat­ive avanzate allo Stato. Per quanto riguarda l’ipotesi “d epistaggio”, Eni ribadisce la fermissima convinzion­e di essere parte lesa e continuerà a perseguire la tutela della propria reputazion­e nei confronti di chiunque sia coinvolto in eventuali ulteriori condotte censurabil­i in danno sia alla reputazion­e sia al patrimonio della società.

I NOSTRI ERRORI

Domenica a pagina 4, nell’articolo di Marco Zavagli “Ferrara, faida leghista ( in chat)”, sono state invertite per un errore tecnico la terza e la quarta colonna. Ce ne scusiamo.

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Ansa Dalla Laguna Il veneziano Roberto Cicutto

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