Il Fatto Quotidiano

Le bici e l’affarone da 600 mila euro del legale di Montante

Confindust­ria L’acquisto a Milano di una sede per l’esposizion­e delle due ruote fa litigare gli industrial­i orfani del condannato

- » ALAN DAVID SCIFO

La bicicletta si è rotta. L’Ancma, l’asso ciazione nazionale ciclo motociclo e accessori, cerca di ricomporre i pezzi dopo arresti, destituzio­ni e strani affari che hanno scalf i t o anche l ’ i m m a g i n e dell’Eicma, la più grande esposizion­e mondiale del ciclo e motociclo nota come Milan Motorcycle Show.

Nell’anno in cui festeggia il centenario l’Ancma – che riunisce le più grandi aziende costruttri­ci nel ramo dei veicoli a due ruote – è in aperta guerra con Confindust­ria dopo la destituzio­ne da parte dei probiviri del presidente Andrea Dell’Orto, tuttora consiglier­e della Confindust­ria nazionale, avvenuta nell’aprile del 2019.

“VARIE INADEMPIEN­ZE” la motivazion­e: su tutte l’acquisto di un immobile avvenuto sotto la sua presidenza per dare una nuova sede all’Eicma, avviato da Antonello Montante, l’ex leader di Confindust­ria Sicilia e dell’Ancma stessa, nonché ex vicepresid­ente della Confindust­ria nazionale, partito dalla piccola città di Serradifal­co (Caltanisse­tta) con il mito di una fabbrica di bici mai esistita, e poi condannato a 14 anni per associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla corruzione, dietro la maschera di paladino antimafia.

“Il punto cruciale è stato l’acquisto dell’immobile a Milano – spiega Franco Acerbis, consociato dell’Ancma –. Ci siamo fidati e abbiamo commesso una leggerezza. Oggi stiamo cercando di ripartire, puntando sul dinamismo, sulla fiducia e sull’onestà”. L’immobile è in via Mecenate 84/A a Milano, acquistato da Dell’Orto, molto legato a Montante di cui è stato vice e successore all’Ancma, dalla Paco Srl società intestata per il 50% a Giuseppe Panepinto, avvocato, che di Montante è il difensore. La trattativa era stata avviata proprio dall’ex leader di Confindust­ria Sicilia all’interno di quello che è stato definito dall’Antimafia il suo “cerchio m ag i c o”. Ed è stata poi conclusa da Dell’Orto, che era allo stesso tempo presidente dell’A ncma e dell’E i cma. L’affare in teoria valeva poco meno di 2 milioni e 800 mila euro: “Già dopo la destituzio­ne di Dell’Orto – dicono dall’A ncma – a bb ia mo avuto difficoltà a reperire i documenti dell’acquisto”.

POCO PRIMA dell’arresto di Montante, avvenuto nel maggio 2018, l’Ancma versa l’anticipo di 600 mila euro, poi con la destituzio­ne di Dell’Orto salta tutto. E arriva la rottura tra Ancma e Confindust­ria, finita in tribunale. Nega qualsiasi conflitto di interessi l’avvocato Panepinto nella doppia veste di socio al 50% della Paco Srl e di difensore di Montante: “Non vedo quale contrasto possa esserci tra la difesa personale del Montante e i rapporti fra lo stesso e la società Eicma, con la quale non ho mai avuto alcun rapporto profession­ale”. L’Eicma cercava un immobile e Montante ha trovato la persona giusta al momento giusto, il suo avvocato.

Eppure l’immobile aveva problemi: non era a norma secondo il preliminar­e di acquisto tra la Paco ( che per l’al tr o 50% riconduce ancora in Sicilia, a Scicli) e la Rreef fondi immobiliar­i, società di gestione del risparmio. E questo ha portato l’Ufficio Urbanistic­a del Comune di Milano, nel 2017, poco tempo prima la conclusion­e dell’affare, a ordinare la demolizion­e delle opere realizzate nell’immobile.

In effetti, doveva diventare anche un centro per extracomun­itari, gestito da una cooperativ­a sociale che aveva firmato un contratto di locazione nel 2016, ma non era stato possibile. Anche il ricorso al Tar della Lombardia delle due società è stato inutile.

L’avvocato nega qualsiasi conflitto di interessi Destituito il fedelissim­o che fece il preliminar­e

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Ansa Antonello Montante al Milan Motorcycle Show (Eicma) del 2017

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