Il Fatto Quotidiano

Taranto, Genova e New York: le Sardine ripartono in treno

Preparativ­i In Liguria stanno organizzan­do un convoglio per le prossime Regionali. In Puglia un fish-mob pro-migranti

- » SARAH BUONO

Matteo Salvini è pronto a sbarcare in Puglia il prossimo 19 febbraio, ma ad attenderlo, a Taranto, ci saranno ancora una volta le Sardine. “Siamo una città di mare e siamo una terra accoglient­e, non si viene a speculare sulla nostra terra, abbiamo chiesto alle Sardine emiliano-romagnole di fare rotta al Sud perché sapevamo che Salvini dopo la sconfitta avrebbe puntato sulle comunità più deboli, come la nostra”, spiega MariaStell­a Baglioni, Sardina tarantina. “L’ipotesi che qualcuno possa venire a fare campagna elettorale cercando di dividere i malati dagli operai qua non è accettabil­e, ogni famiglia sa bene cosa vuol dire avere un malato e un operaio, siamo una città piagata e piegata che sta tentando in tutti i modi di alzarsi, non ci serve un suo ennesimo colpo a effetto”.

È LA CRONACA a offrire al leader del Carroccio un’occasione su cui ritiene doveroso fiondarsi: lo sbarco a Taranto di poco più di 400 immigrati, di cui almeno 130 minori e 12 donne incinte, provenient­i dalle zone sub- sahariane. Il t we et in merito ha scatenato la reazione delle Sardine pugliesi: “Andranno per il momento al Cara di Bari e molti di loro saranno ricollocat­i in base al programma della ripartizio­ne europea in altri Stati membri, è già accaduto, nessuno dei migranti salvati in mare e sbarcati a Taranto, poi passati per il centro di identifica­zione dell’hot spot del porto ionico, è rimasto in questa città. Lui è stato ministro dell’Interno e queste cose dovrebbe saperle”. Sul posto e l’orario del fish-mob i tarantini stanno ancora valutando il da farsi, così come i “colleghi” liguri alla prese con l’organizzaz­ione del primo e unico Sardina express.

L’idea è nata a Genova dopo una partecipat­a assemblea: un treno intero, ogni vagone un tema come l’a mbiente, la sicurezza sul lavoro o l’educazione alla non violenza, in viaggio da Levante a Ponente fino al confine con la Francia. Un convoglio di partecipaz­ione e arte, una sorta di favola contempora­nea. Poi però è subentrata la dura realtà. Prendere un treno intero costa sui 50mila euro, una cifra irraggiung­ibile per le Sardine genovesi che hanno provato a contattare varie personalit­à per chiedere aiuto ma senza, finora, particolar­e successo.

Il crowdfundi­ng bolognese è stato un successo, ma per ripetere la raccolta di fondi online servirebbe più tempo: si sta pensando infatti se rispetto alla data lanciata del 1º marzo non convenga posticipar­e. Altra soluzione possibile è quella di invitare tutte le sardine a munirsi autonomame­nte di biglietto ferroviari­o e percorrere la tratta prescelta tra Ventimigli­a e Sarzana. “Vorremmo portare chi vorrà partecipar­e, lungo tutta la costa ligure, per giungere magari oltre il confine francese. Avremo bisogno dell’aiuto di tanti, si tratta di un progetto di inclusione di respiro europeo, un viaggio rappresent­ativo della memoria e delle migrazioni, un viaggio tra le bellezze della nostra Liguria e la bellezza della Costituzio­ne e della carta di Nizza. Un viaggio per ricordarci la ferocia delle frontiere e il diritto delle persone a spostarsi, un viaggio di resistenza, consapevol­ezza e speranza” sottolinea la Sardina Roberto Revelli. Da Taranto a Genova passando per New York: martedì sera oltre 50 persone si sono incontrate per mangiare una pizza a Manhattan nella pizzeria Gino Sorbillo. I migranti italici hanno discusso delle recenti elezioni in Emilia-Romagna e Calabria, di Italia e di come muoversi nei prossimi mesi.

LE SARDINE atlantiche, la cui portavoce è Simona Giunta, tra un bicchiere e una fetta di pizza hanno individuat­o le priorità per il futuro del movimento. “Or gan izz ere mo appuntamen­ti culturali in tutta la città di New York senza tralasciar­e le periferie, vogliamo dire un chiaro no al razzismo, vogliamo costituire un gruppo attivo sui social per contrastar­e la propaganda delle destre e dei populismi”. Il presidente Donald Trump è avvisato, mai sottovalut­are una Sardina.

L’ipotesi che Salvini possa venire per dividere i malati dagli operai qua non è accettabil­e SARDINE DI TARANTO

Un viaggio nel segno della ferocia delle frontiere e del diritto delle persone a spostarsi SARDINE DI GENOVA

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Ansa L’esordio a Bologna Le Sardine riempirono piazza Maggiore il 14 novembre 2019

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