Stadio della Roma, Raggi ancora archiviata
La sindaca della Capitale era accusata da un esposto dell’architetto Sanvitto
Non c’è stato abuso d’ufficio. Si chiude con l’a rc hi v ia zi on e l’accusa contro la sindaca Virginia Raggi, coinvolta in uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma, progettato a Tor di Valle. Il gip Costantino De Robbio ha accolto la richiesta della pm Elena Neri, spiegando che “non ci sono elementi per desumere che la sindaca abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno e non sembrano potersi ricavare da un ulteriore eventuale approfondimento delle indagini”.
L’inchiesta nasce dalla denuncia presentata nel giugno 2018 dal l’architetto Francesco Sanvitto, presidente dell’associazione Tavolo della libera urbanistica, che accusava la sindaca di aver violato “l’art. 62 comma 2bis del dl 2017/50”, perché non avrebbe “sottoposto al Consiglio Comunale” il “verbale conclusivo della Conferenza dei Servizi” sulla variante del progetto, saltando questo passaggio e pubblicandolo direttamente “nell’Albo Pretorio”.
La pm Neri giudica inconsistente l’esposto, e ne chiede una prima archiviazione, ma trova l’opposizione di Sanvitto che fornisce agli inquirenti nuovi elementi. Aggiunge che nella fase antecedente alla procedura (giugno 2017), il presidente del consiglio di municipalità IX Marco Cerisola, avrebbe riunito il consiglio “senza la previa convocazione della commissione urbanistica” e in seguito deliberato con parere favorevole tramite la “commissione Sport, Cultura e S pe tt ac o lo ”, agendo con “s ospetta urgenza” e chiedendo una “valutazione della commissione edilizia”.
Il gip dispone una proroga delle indagini, e la Procura decide di ascoltare Cerisola, Cinzia Esposito, direttore del dipartimento programmazione urbanistica del Comune, e Paolo Mancuso, presidente della commissione urbanistica del Municipio IX.
AL TERMINEdelle indagini, la Procura chiede una seconda archiviazione ritenendo “priva di ogni fo nd ame nt o” la violazione dell’articolo 62. Il passaggio in Consiglio Comunale avviene a seguito della “fase delle osservazioni/controdeduzioni”, in modo da consentire “all’Assemblea di deliberare dopo aver avuto modo di valutare le osservazioni di tutti i cittadini”, che “solo attraverso la pubblicazione possono aver avuto contezza del contenuto dell’atto”. “L’iter della variate è ancora nella fase iniziale – scrive la Neri –, e l’approvazione avviene alla fine di un iter, attraverso una delibera della Regione Lazio”. Sul secondo punto invece, non ci sarebbe stata nessuna “forzatura” del Municipio IX a “favorire la manifestazione d’interesse del Comune”, anche perché non è “necessaria al completamento della procedura in senso positivo”. “L’urgenza e la modalità” con la quale Cerisola avrebbe convocato la commissione, sarebbe da “ricercarsi nell’interesse per il Municipio di prendere parte al procedimento partecipativo”.“Dopo mesi e mesi di fango da parte di chi mi attaccava con menzogne e ricostruzioni fantascientifiche, è arrivato finalmente il momento del riscatto. Mi sono comportata correttamente e ho gestito onestamente il dossier. Avanti a testa alta”, ha commentato la sindaca.
Dopo mesi di fango da parte di chi mi attaccava con menzogne e ricostruzioni fantascientifiche, è arrivato il momento del riscatto VIRGINIA RAGGI