Serve un compromesso per le norme Airbnb Il Mibact deve redigere il nuovo regolamento
La sottosegretaria Bonaccorsi: “Pronto a breve”
▶NELGIRO di poche ore, l’emendamento al Milleproroghe che avrebbe dovuto portare una stretta al sistema Airbnb, la piattaforma per affitti brevi, è stato prima bocciato dalla maggioranza e poi ritirato dai proponenti dem, Nicola Pellicani e Rosa Maria Di Giorgi. La questione resta aperta: il governo ha assicurato che sarà trattata in un collegato alla legge di Bilancio sul turismo il cui termine è però previsto per il 31 gennaio: “Dovrebbe andare in Consiglio dei ministri entro la prima metà di febbraio – spiega Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria del ministero per i beni e le attività culturali, a cui ieri è andata le deleghe al turismo –. Il testo normativo dovrebbe assicurare trasparenza e legalità lottando contro l’abusivismo e risistemando il comparto. Verrà data una definizione di cosa sia una locazione turistica”. Si deve però trovare un compromesso, già solo tra le diverse posizioni del Pd. L’emendamento Pellicani-Di Giorgi nasceva dalla necessità di contrastare il problema affitti brevi nelle città turistiche (le loro, Venezia e Firenze) che spopolano il centro e decimano gli affitti ‘normali’. Alle loro proposte nette (comeun tetto massimo di stanze in locazione e l’identificazione di un numero limitato di licenze annue deciso dal comune) si contrappone Iv (Luigi Marattin e Sara Moretto in testa), che boccia l’eterogeneità di regole e chiede una stretta solo quando sia comprovata un’attività d’impresa. Anche il M5s annuncia interventi sul tema. La strada è lunga. Una volta definito, il collegato sarà discusso in Parlamento.