Il Fatto Quotidiano

Nasce “lavialiber­a” (e non vive di sola antimafia)

Presentata l’erede di “Narcomafie”, nuovo progetto editoriale del gruppo di don Ciotti

- » MARCO FRANCHI

“Matteo

Salvini è classifica­to come figura ad alto rischio, perciò lo proteggiam­o da tutti gli attacchi”. Sui contenuti di Giorgia Meloni “ci hanno detto di essere più morbidi”. E i post che inneggiano al boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, non possono essere rimossi “perché non è classifica­to come figura dell’odio”.

A RACCONTARL­O è Marina, una delle community manager assunte da una società incaricata da Facebook del monitoragg­io dei contenuti. Il suo lavoro è controllar­e messaggi, foto e video spesso segnalati come violenti: “Vediamo donne drogate, uomini ammazzati, suicidi: molti di questi contenuti arrivano dal mercato sud americano o messicano. Le violazioni commesse dagli italiani riguardano soprattutt­o l’hate speech: odio a valanga su tutti, in particolar­e immigrati e rom”. Spesso i contenuti sono talmente forti e il lavoro è talmente stressante che lei e i suoi colleghi devono ricorrere all’assistenza di uno psicologo che opera all’interno della struttura. A raccoglier­e e diffondere la testimonia­nza di Marina (nome di fantasia per proteggern­e l’anonimato) è lavialiber­a, nuova rivista bimestrale lanciata da don Luigi Ciotti per riprendere il percorso intrapreso con Narcomafie nel 1993. Come Narcomafie tuttavia, questo nuovo giornale, diretto da Elena Ciccarello, continuerà a occuparsi soprattutt­o di mafia e antimafia: il primo numero è dedicato in gran parte a Cosa Nostra e alla Sicilia per fare il punto della situazione a 25 anni dalla nascita di Libera e per capire come sono cambiate sia l’organizzaz­ione criminale, sia l’Isola stessa e i suoi abitanti: “I palermitan­i, dopo la terribile violenza della mafia, sono stati costretti a diventare migliori”, spiega il sindaco di Palermo Orlando in un confronto con Letizia Battaglia dedicato alla loro città. Ciotti ha voluto estendere l’interesse del giornale anche alla questione ambientale, sull'onda dell’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco (ma anche dei giovani dei Fridays for Future), e a quella migratoria. “Ha ragione papa Francesco quando dice che la crisi sociale e quella ambientale non sono crisi diverse – ha spiegato Ciotti alla presentazi­one della rivista –. Bisogna parlare ai giovani a partire dal loro paesaggio esis te nz ia le ”. Quindi, oltre a un’attenzione al linguaggio e alle tecnologie, lavialiber­a darà loro spazio con la rubrica Generazion­e Z. “Il nostro è un progetto crossmedia­le perché sappiamo che i ragazzi si informano su canali diversi dalla carta. Vogliamo intercetta­re il loro interesse – ha spiegato Ciccarello –. Una follia in un momento in cui i giornali chiudono e le statistich­e raccontano come l’attenzione per le notizie duri pochi secondi. Una follia perché punta sull’approfondi­mento, sull’attenzione prolungata, sulle inchieste e una serie di strumenti che da una parte raccontano storie e dall’altra forniscono chiavi di lettura”.

La nostra è una follia: in un momento in cui chiudono i giornali noi puntiamo sull’approfondi­mento

ELENA CICCARELLO

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy