Le piazze, gli appelli e il mini-programma Le Sardine lanciano un amo ai giallorosa
La strategia dei “pesciolini” per convincere Pd e M5S a correre insieme
Il difficile dialogo tra 5 Stelle e Pd in Toscana potrebbe avere mediatori convincenti. Quel che infatti appariva improbabile fino a qualche giorno fa adesso è per lo meno una possibilità su cui lavorare. E anche se le Sardine rimangono “fieramente apartitiche”, sono proprio i ragazzi delle piazze toscane a lanciare l’amo per una convergenza unitaria anti-Salvini. In questi giorni il coordinamento regionale ha diffuso un appello senza riferimenti diretti a partiti e leader, ma che suona come una richiesta ai giallorosa: “Tuteliamo la pluralità dei soggetti politici progressisti, ma ci appelliamo alla loro responsabilità affinché, tutti, contribuiscano a collaborare per il buon governo che è stato e che dovrà resistere di fronte alle sigle che cercheranno di ridurre la politica ad uno sterile scontro tra guelfi e ghibellini”.
L’appello è di certo rivolto al centrosinistra tradizionale che alla fine dovrebbe sostenere Eugenio Giani, ma non solo. Daniele Tarantino, referente di Massa delle Sardine, lo spiega chiaramente: “La funzione del manifesto è anti-Lega. In piazza con noi sono scesi molti elettori anche dei 5 Stelle e quindi penso che centrosinistra e M5S debbano correre insieme. Non saremo noi a immischiarci ai tavoli istituzionali, ma uniti sono sicuramente più forti”. Anche Danilo Maglio, referente fiorentino, lascia intendere il senso dell'appello pur senza nominare il M5S: “Non ci rivolgiamo solo alla sinistra, ma a tutte le forze progressiste anti-Lega”. Stessa convinzione della pistoiese Francesca Cimò secondo cui quello delle Sardine è “un appello all’unità rivolto a qualsiasi realtà”, perché l’obiettivo primario “è arginare il populismo di destra” e serve “una riflessione su quanto sia conveniente dividersi”. Più esplicito Mattia Ciappi, referente senese: “Credo che l’elettorato dei 5 Stelle in Toscana sia in gran parte di sinistra. Una convergenza sui temi si può trovare. Mi auguro che il Movimento non ripeta l’errore di andare da solo e instauri un dialogo costruttivo con il centrosinistra”.
LE PRIME RISPOSTE politiche sono arrivate ieri da entrambe le parti: dal Pd il candidato Eugenio Giani ha detto che, sebbene sia rimasto poco tempo, va cercato un “dialogo con il Movimento 5 Stelle” per “costruire qualcosa insieme” e anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha incontrato il capogruppo M5S in consiglio comunale, Roberto De Blasi, per “intensificare il dialogo”. Tra i grillini, per la prima volta, la candidata Irene Galletti parla di “confronto” aperto. Nel mezzo le Sardine che a un’alleanza tra i giallorosa ci sperano, provando a pungolarli tra qualche settimana. Nell’ultima riunione di Viareggio sono state annunciate tre manifestazioni pre-elettorali a Pisa, Grosseto e Firenze e i leader toscani si sono dati un metodo di lavoro: ogni coordinatore provinciale sta elaborando dei “mini-programmi” sui temi più rilevanti nelle proprie città come le grandi opere (Firenze e Prato), l’edilizia scolastica (Massa Carrara) e la lotta alle disuguaglianze. Una volta individuate le proposte, sfideranno la coalizione che sostiene Giani a inserirle nel programma elettorale.