Psicosi-virus: caccia al cinese e denunce ai vicini con la tosse
Parla il ministro Speranza: “Attenti alle fake news”
Lo sbarco a Milano Malpensa. Poi il tour a Verona, Parma e Firenze, fino a Roma, dove sono arrivati su un’auto a noleggio. Giovedì l’ambulanza con i lampeggianti accesi davanti al Grand Hotel Palatino e la corsa allo Spallanzani. Lì ha trascorso la sua seconda notte la coppia di turisti cinesi, 67 e 66 anni, colpita dal virus 2019-nCoV. “Il bus dei 18 connazionali con la quale viaggiavano è stato recuperato giovedì a Cassino e scortato anche quello in via Folchi. Dove sono ricoverati anche “12 pazienti provenienti da zone della Cina interessate all’epidemia”, si recita il primo bollettino medico. Altre 9 persone sono state dimesse dopo il test negativo e “ulteriori 20 soggetti asintomatici” sono in osservazione.
“SIAMO QUASI del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi – spiegava in mattinata Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive – il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche”. “Bisogna evitare allarmismi – ha aggiunto quindi il prof durante l’incontro tenuto coi giornalisti poco dopo le 14 – ma dire che non ci saranno altri casi, significa non guardare alla realtà”. I timori riguardano in primis “tre possibili contatti” con la coppia, tutti “posti in sorveglianza domiciliare”.
“Il sistema Paese ha adottato una linea di precauzione con una soglia più elevata”, ha assicurato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Parole che nella pratica si traducono con lo stanziamento di 5 milioni di euro da parte del Consiglio dei ministri e la dichiarazione, la prima nella storia, dello stato di emergenza per sei mesi. Alla gestione di quest’ultimo arriva il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, nominato commissario straordinario. C’è un precedente: nel 2003, in seguito all’epidemia di Sars, il governo Berlusconi scelse per lo stesso ruolo Guido Bertolaso.
Borrelli ha già cominciato ad abbozzare un piano d’intervento e potrà agire in deroga alle norme per implementare le misure che verranno via via decise. Nelle prossime ore sarà firmata un’ordinanza contenente la sua nomina, l’indicazione della struttura commissariale che lo supporterà e la definizione dei tempi di presentazione del Piano d’intervento. Uno dei problemi da affrontare sarà il rimpatrio delle migliaia di cinesi che si trovano in Italia e non possono tornare a casa per lo stop dei voli deciso fino al 28 aprile. Enac e Farnesina lavoreranno a un programma di partenze, mentre dovrà essere gestita l’ospitalità dei cittadini cinesi: solo negli aeroporti romani ce ne sarebbero 500 bloccati. Per questo si ragiona sull’ipotesi di requisire gli alberghi. Dovranno poi essere stabilite le modalità dei controlli in porti, stazioni e aeroporti e individuate le aree nei terminal da dedicare agli screening sanitari. In agenda ci sono poi un eventuale blocco di voli da altri Paesi e le regole da seguire quando arrivano passeggeri dalla Cina, ma anche per chi fa scali intermedi.
Il piano dovrebbe prevedere anche l’adozione di sistemi di protezione individuale per tutti gli operatori di sanità che hanno a che fare con l’emergenza e una più completa informazione da parte delle autorità sanitarie a istituzioni e aziende che sono a diretto contatto con il pubblico: dalle ferrovie alle poste e ai trasporti pubblici locali, dai vigili del fuoco alle forze di polizia.
Si stanno definendo, intanto, gli ultimi particolari per il rientro dei circa 80 italiani residenti a Wuhan, metropoli della Cina centrale epicentro del virus. Dopo giorni di attesa dovuta alla mancanza delle autorizzazioni necessarie da parte di Pechino, una settantina di loro rientrerà lunedì con un aereo militare, un KC- 767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, su un volo organizzato dai ministeri di Difesa e Salute. Alcuni di loro tuttavia hanno scelto di rimanere a Wuhan, per non allontanarsi dai familiari cinesi. “Nessuno di loro è stato al momento contagiato”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, annunciando il via libera al rientro.
IL VOLO ITALIANO atterrerà nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Da lì i connazionali saranno trasferiti in una struttura per far il periodo di “osservazione” di 14 giorni, in cui si stima avvenga l'incubazione del virus. La struttura che li ospiterà non è stata ancora annunciata, ma dovrebbe trattarsi di una caserma nel complesso della Cecchignola, zona sud di Roma.
Sono 11 mila i connazionali che si trovano in questo momento in Cina. In 500 hanno chiesto assistenza all’I ta li a per poter rientrare in patria. Per agevolare le procedure, dopo la decisione del governo di interrompere i voli da e verso la Cina, Di Maio ha annunciato il varo di un’Unità Operativa speciale.
Oltre ai due casi accertati, sono in cura 12 pazienti provenienti dalle zone dell’epidemia e 20 persone senza sintomi
BOLLETTINO MEDICO
Altre persone sotto osservazione Timori di nuovi contagi riguardano per ora “tre possibili contatti” con la coppia cinese ricoverata, tutti in sorveglianza domiciliare”