IL TAPIRO A RIOTTA, IL FAKE COMMISSARIO
NON È PIACIUTO a Riotta il Tapiro d’oro che gli ha consegnato l’altra sera Striscia la Notizia: “A Gianni Riotta perché, nonostante in passato sia stato pizzicato più di una volta da Striscia per aver trasmesso durante la sua direzione del Tg1 notizie rivelatesi false, è stato nominato direttore del laboratorio anti fake newsdella Luiss”. Una “cura omeopatica” del tipo “veleno cura veleno” – scrive
Striscia – per vaccinare gli studenti dell’università romana? La scelta dell’ateneo di Confindustria, in effetti, rischia di rivoltarsi contro i promotori. Riotta non solo si era attirato una dura reprimenda dall’ambasciata russa, che chiedeva “gentilmente” di poter verificare la fonte di un messaggio che accusava la Corte Suprema russa di concedere “alla polizia di sequestrare i cellulari a chiunque, russo o no, se posta sui social media critiche al governo #Putin“. Dicci chi te l’ha detto, chiedeva l’ambasciata, “altrimenti è una provocazione e #fakenews. Grazie”. Più indicativa, invece, la polemica con il premio Pulitzer, Glenn Greenwald, accusato di una filosofia giornalistica, in compagnia di Snowden e Putin, poco attenta alle fonti. “Sei l’opposto del giornalismo” tuonò Greenwald, finito pochi giorni fa nel mirino del presidente brasiliano Bolsonaro. Quasi come Riotta.