“The Donald si prepara a guadagnare sui prezzi di cure e cibo per gli inglesi”
L’ex ambasciatore a Washington: “Vuole il voto di farmaceutiche e agricoltori”
Non
farà sconti Donald Trump dopo la Brexit al suo vecchio amico Boris Johnson, il quale, al contrario, contava proprio sulle buone relazioni del suo governo con quello Usa una volta perso lo status di membro dell’Unione europea. “Il presidente Usa insisterà affinché il Servizio sanitario nazionale inglese paghi di più per le medicine”, ha assicurato l’ex ambasciatore a Washington per il Regno Unito, Kim Darroch, in un’intervista esclusiva al Guardian proprio nel giorno del divorzio. Ma non si tratta solo di medicine e del prezzo da pagare per Johnson per il “tradimento” perpetrato da Londra firmando l’accordo con la cinese Huawei per l’implementazione della tecnologia 5G, accordo sul quale ieri si è detto preoccupato anche il capo del Pentagono, Marc Esper: “Se la tecnologia cinese compromette le nostre reti, compromette anche la nostra capacità di scambiarsi informazioni, comprese quelle di intelligence”, ha avvisato. La questione però riguarda anche i prodotti: “La maggior parte degli agricoltori Usa vota per Trump – ha spiegato il diplomatico dimessosi a luglio scorso a causa della pubblicazione dei cable in cui descriveva il presidente Usa come “goffo e inetto – a loro The
Donald prometterà un maggior accesso al mercato del Regno Unito. Metterà al primo posto gli interessi delle multinazionali americane”, ha dichiarato Darroch. “Avvisaglie sulle pretese commerciali Usa se ne erano avute già a Downing Street già durante il mio mandato – ha confessato – ed era impossibile arrivare a un accordo con il Congresso entro la fine del 2020”. Ma la rivelazione è un’altra: “So per certo che gli Usa lanceranno una proposta quando si tratterà di negoziare un accordo di libero scambio con noi. Si parla di pollo, ma c’è molto di più”. Si tratta delle case farmaceutiche Usa – che finora si sono viste porre un tetto al prezzo per i farmaci da vendere al Sistema sanitario inglese, e che con i negoziati potrebbero non averne più. Notizia questa che Jeremy Corbyn aveva tirato fuori in campagna elettorale, e che BoJo aveva subito smentito. Insomma, come dichiarato anche dallo stesso segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, i colloqui tra americani e inglesi si fanno sempre più difficili. Non a caso Pompeo ha lanciato un avvertimento a Johnson: “Non usi la sicurezza alimentare come stratagemma per proteggere un determinato settore”.“Anche perché – ha concluso Darroch – non si può venire a patti mentre l’altro definisce i tuoi prodotti ‘carne trattata con ormoni, pollo clorato, colture geneticamente modificate’.