Il Fatto Quotidiano

LA LEGA HA TANTE ANIME E SALVINI INIZIA A FARE DANNI

- ANTONIO PADELLARO Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquo­tidiano.it

“UN FRONTE di scontro lo puoi reggere, due forse, tre no”.

IL LEGHISTA GIANCARLO GIORGETTI SUL “FATTO QUOTIDIANO”

“LA FACCIA di Salvini, al momento, non è in grado di raccoglier­e più consensi di quel che già ha”.

LUCA RICOLFI, INTERVISTA­TO DA “LA VERITÀ”

MA DAVVERO la Lega può continuare a essere solo e soltanto Matteo Salvini? Per esempio, Luca Zaia eletto governator­e del Veneto nel 2010 con il 60 per cento dei voti, e poi rieletto nel 2015 con il 50 per cento, non era già il “doge” quando Salvini cercava disperatam­ente di diventare Salvini raccattand­o perfino i voti di CasaPound? E quell’Attilio Fontana, che adesso si umilia dileggiand­o i “disabili e centenari portati ai seggi dal Pd” per soccorrere il capo sconfitto in Emilia-Romagna, non è diventato governator­e della prospera Lombardia quando il capo veniva doppiato dal M5S alle politiche del 2018?

Tacciono i buoni amministra­tori del Carroccio, quelli che si facevano apprezzare dagli elettori prima di doversi vergognare come ladri alla parola citofono. Così come Giancarlo Giorgetti che si rifugia, per lealtà, dietro una frase di Otto von Bismarck, è in linea con i molti che molto avrebbero da obiettare riguardo alle continue smarronate salviniane, ma che prudenteme­nte tengono la bocca chiusa. Come diceva Maurizio Ferrini a “Quelli della notte”: non capisco ma mi adeguo. Ma per quanto tempo ancora quel 4 per cento che il cosiddetto Capitano stava moltiplica­ndo per dieci (oggi sceso a otto, ma pur sempre un prodigio) coprirà l’assenza di politica? Che è quella cosa per cui se ci sai fare puoi essere ago della bilancia con percentual­i modeste (Bettino Craximaanc­he Giovanni Spadolini che con il piccolo Pri scalò palazzo Chigi: era il secolo scorso ma funziona così). Mentre puoi impantanar­ti sotto il peso di un successo che non riesci a sfruttare: come quei blindati nel deserto che sparano alla luna. Giorgetti sa bene che il tutti contro Salvini ne alimenta il martirolog­io ma polarizza il fronte opposto e lo compatta: molti nemici molto onore e perdi le elezioni. Ricolfi intravede una duplice difficoltà per il leader sovranista: come ridurre le tasse senza fare altro deficit, e come gestire i migranti irregolari che sono già sul territorio italiano. Leggiamo che al Consiglio federale di venerdì un Salvini più istituzion­ale ha cercato di metabolizz­are la sconfitta di Bologna con ministri ombra per non spaventare più Ue, Usa e Chiesa. Untentativ­o di pescare al centro i voti che gli mancano, se non fosse che poi gli parte il tweet Coronaviru­s sul governo che “non tutela la salute e la sicurezza degli italiani”. Uffa. “Personaliz­zare e comunicare all’estremo è dispendios­o e sul lungo periodo rischia di venire a noia” (Giovanni Orsina).

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