“Salvini a processo” anche per l’Ong “Il soccorso in mare è obbligatorio”
alla Open Arms, il Tribunale dei ministri chiede l’autorizzazione al Senato
Sequestro
di persona e omissione in atti d’ufficio. Matteo Salvini secondo il tribunale dei ministri di Palermo deve rispondere d’aver “privato della libertà personale
164 migranti” dal 14 al 20 agosto 2019 quando non fu concesso un porto sicuro alla nave dell’ong Open Arms.
Il fascicolo approda a Palermo dalla Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio. A novembre il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi aveva condiviso le ipotesi di reato contestate e aveva inviato il fascicolo al Tribunale dei ministri. E il Tribunale dei ministri – composto da Caterina Greco, Lucia Fontana e Maria Cirrincione – ha nuovamente confermato l’accusa: “Il soccorso in mare è obbligatorio” e su questo punto non è possibile derogare attraverso il decreto sicurezza. Non solo. Salvini ha“volutamente ignorato l’ emergenza sanitaria” a bordo“mettendo veti alle autorità loca li ”. Nonostante “un provvedimento del Tribunale dei minori” Salvini non consentì ai minori a bordo di scendere dalla nave. Il Tribunale dei ministri precisa anche che l’ex ministro dell’Interno formalizzò il suo diniego al premier Giuseppe assumendo la responsabilità politica della scelta. Fu il procuratore di Agrigento,
Patronaggio, a sbloccare la situazione ordinando il sequestro della nave e consentendo lo sbarco dei naufraghi soccorsi.
Il procuratore di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati anche il capo di gabinetto, Matteo Piantedosi, che era a capo della catena di comando.
“Pensano di farmi paura? No, perché ritengo di fare, bene o male il mio lavoro, il mio dovere, di aver difeso confini, interesse sicurezza e onore del nostro Paese” ha commentato Salvini, che ha aggiunto: “Sono tutti processi politici che non mi spaventano”. A dieci giorni dal voto in Senato sul caso Gregoretti – il 12 febbraio dovrà pronunciarsi il Senato – arriva in Parlamento una nuova richiesta di autorizzazione a procedere per Salvini. E proprio ieri sera, la nave della Open Arms, con 363 persone a bordo salvate dinanzi alla Lib i a , e r a in a t t e s a dell’ok per lo sbarco sulle coste italiane, dopo 5 soccorsi effettuati negli scorsi giorni. L’ultimo la sera del 30 gennaio. “Salvini rischia il processo per non aver fatto sbarcare i clandestini dalla Open Arms ad agosto. È la stessa ong che da 24 ore chiede un porto sicuro per 363 immigrati. Malta ha già detto no. Il ministro Lamorgese rischia l’accusa di sequestro di persona?”. In realtà pochi minuti dopo la soluzione era già arrivata: è stato autorizzato lo sbarco a Pozzallo.