I giornalisti di Sangiuliano: “Siamo stati provocati”
Continuano le polemiche sull’i nf uocata assemblea di redazione del Tg2 di giovedì scorso, dove sono volati insulti e anche un tent ativo di aggressione nei confronti del segretario dell’Usigrai Vittorio Di Trapani. Al quale ieri è stata espressa “piena solidarietà” da parte dei comitati di redazione di tutte le testate Rai. Sulla vicenda intervengono anche i due giornalisti coinvolti nello scontro. “Per litigare bisogna essere in due. La presenza di Di Trapani era di per sé un fatto inusuale. In più il segretario Usigrai continuava a parlottare mentre altri colleghi stavano parlando. Io gli ho fatto notare come il suo fosse un comportamento irrispettoso, lui mi ha risposto e il diverbio è trasceso. Di questo mi dispiace, ma ho solo replicato a una provocazione”, dice Mario Scelba, caporedattore del Tg2.
Più o meno lo stesso sostiene Roberto Taglialegna, il cui diverbio con Di Trapani ha riguardato vecchie questioni riguardanti Radio Rai. “Mi sono sentito offeso dalle sue provocazioni. Ma siccome abbiamo iniziato a discutere di cose che non riguardavano il Tg2, gli ho semplicemente detto che, se dovevamo chiarirci, era meglio farlo fuori da quella stanza, solo io e lui”, sottolinea Taglialegna. Che non nega di essersi avvicinato con fare minaccioso al segretario dell’Usigrai. Una vera e propria aggressione, secondo molti testimoni. “È intollerabile che, di fronte a una critica, magari anche aspra, ci sia la possibilità di essere insultati o, peggio, aggrediti fisicamente com’è accaduto”, ribatte Di Trapani. Nel frattempo, se finora il Tg2 sembrava non dovesse rientrare nella partita delle nomine, ora non è più così: il Pd vuole che pure il Tg diretto da Sangiuliano rientri nel “cambio di passo” chiesto all’ad Fabrizio Salini, che ieri ha espresso “profonda disapprovazione” per l’episodio, riservandosi di accertare i fatti.