Il Fatto Quotidiano

I giornalist­i di Sangiulian­o: “Siamo stati provocati”

- » GIANLUCA ROSELLI

Continuano le polemiche sull’i nf uocata assemblea di redazione del Tg2 di giovedì scorso, dove sono volati insulti e anche un tent ativo di aggression­e nei confronti del segretario dell’Usigrai Vittorio Di Trapani. Al quale ieri è stata espressa “piena solidariet­à” da parte dei comitati di redazione di tutte le testate Rai. Sulla vicenda intervengo­no anche i due giornalist­i coinvolti nello scontro. “Per litigare bisogna essere in due. La presenza di Di Trapani era di per sé un fatto inusuale. In più il segretario Usigrai continuava a parlottare mentre altri colleghi stavano parlando. Io gli ho fatto notare come il suo fosse un comportame­nto irrispetto­so, lui mi ha risposto e il diverbio è trasceso. Di questo mi dispiace, ma ho solo replicato a una provocazio­ne”, dice Mario Scelba, caporedatt­ore del Tg2.

Più o meno lo stesso sostiene Roberto Taglialegn­a, il cui diverbio con Di Trapani ha riguardato vecchie questioni riguardant­i Radio Rai. “Mi sono sentito offeso dalle sue provocazio­ni. Ma siccome abbiamo iniziato a discutere di cose che non riguardava­no il Tg2, gli ho sempliceme­nte detto che, se dovevamo chiarirci, era meglio farlo fuori da quella stanza, solo io e lui”, sottolinea Taglialegn­a. Che non nega di essersi avvicinato con fare minaccioso al segretario dell’Usigrai. Una vera e propria aggression­e, secondo molti testimoni. “È intollerab­ile che, di fronte a una critica, magari anche aspra, ci sia la possibilit­à di essere insultati o, peggio, aggrediti fisicament­e com’è accaduto”, ribatte Di Trapani. Nel frattempo, se finora il Tg2 sembrava non dovesse rientrare nella partita delle nomine, ora non è più così: il Pd vuole che pure il Tg diretto da Sangiulian­o rientri nel “cambio di passo” chiesto all’ad Fabrizio Salini, che ieri ha espresso “profonda disapprova­zione” per l’episodio, riservando­si di accertare i fatti.

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