“5 Stelle nella giunta Pd e uniti alle Regionali” Crimi invoca i probiviri
Matteo Ricci Il sindaco dem offre l’Innovazione alla consigliera M5S: “Noi laboratorio nazionale”
Lo scorso ottobre le aveva affidato le deleghe all’Università, adesso ecco l’ingresso in giunta: il sindaco dem di Pesaro Matteo Ricci affiderà il ruolo di assessore all’innovazione alla 5 Stelle Francesca Frenquellucci, sua rivale alle ultime elezioni. Non senza irritazione dai vertici nazionali del Movimento, che ieri hanno chiesto lumi alla consigliera invitandola a “comunicare se intenda autosospendersi” e preannunciando “il vaglio del collegio dei probiviri”. Parole a cui la Frenquellucci reagisce senza passi indietro: “Non capisco perché non posso fare ciò che il M5S sta facendo a Roma. Porto solo avanti i temi del nostro programma”.
Eppure nei piani di Ricci l’apertura dovrebbe anticipare a un accordo ben più ampio: “Pesaro può essere un laboratorio nazionale. Dobbiamo stare insieme nelle Marche e nelle altre Regioni”. L’obiettivo – il solito – è di non spianare la strada a Matteo Salvini e rinforzare il governo, condizionato da un eventuale disfatta nei territori.
Matteo Ricci, perché una 5 Stelle in giunta?
Con la nascita del Conte 2 ho cercato di capire se ci fossero dei punti di contatto tra i nostri programmi e dopo alcuni incontri ci siamo trovati sull’Università, per la quale la Frenquellucci voleva riportare alcuni corsi a Pesaro: in tre mesi abbiamo ottenuto dal Politecnico delle Marche ingegneria informatica. Visto che la collaborazione ha funzionato, lo sbocco naturale era l’ingresso in giunta. L’intesa di governo è dunque replicabile nei territori?
Se ci sono le condizioni e contenuti in comune, dev’essere così. Usciamo dall’ipocrisia: se il governo vuole arrivare al 2023 non è possibile farsi la guerra. Per questo cerco di favorire l’incontro tra sinistra e 5 Stelle, anche perché si va verso un bipolarismo tra la destra e un riformismo europeista ed ecologista in cui credo il M5S possa stare. All’interno del M5S non tutti sono convinti.
Rispetto la loro discussione interna, ma vedo che in molti, anche al governo, condividono questa impostazione. Hanno ipotizzato l’intervento dei probiviri.
Questo non cambia nulla. Mi sembrerebbe strano visto che governiamo insieme a livello nazionale, non ne capirei la ratio.
Ha parlato con Zingaretti della sua decisione?
L’ho tenuto informato costantemente della mia volontà e mi ha confermato il suo parere favorevole.
In primavera si vota per le Regionali nelle Marche. Le trattative tra 5 Stelle e Pd erano ben avviate, poi i vertici del M5S hanno bloccato tut
to. Possibile riprovarci?
I 5 Stelle sono rigidi nei confronti del centrosinistra e il Pd non ha le idee chiare sul candidato. Ma è nell’interesse di tutte le forze di maggioranza che a maggio le cose vadano bene. Vorrei che in tutte le Regioni si provasse a costruire qualcosa. Anche perché, e l’Emilia lo dimostra, tanti 5 Stelle voterebbero centrosinistra e per il M5S andare da solo sarebbe un suicidio. Non semplice mettere insieme Italia Viva e 5 Stelle. Italia Viva vuole un accordo col Pd, ma pretende discontinuità sul candidato. Vedremo come andrà, ma di certo sbaglierebbero a correre da soli come vogliono fare in Puglia. Nessuno può permettersi di fare regali a Salvini e divisi gli offriremmo la vittoria su un piatto d’argento. Mi auguro che nelle prossime settimane si trovi una soluzione.
Il governatore Luca Ceriscioli punta a ricandidarsi. Lei sarebbe d’accordo?
È ancora presto per i nomi. Penso però che abbia fatto meglio di come appaia e della percezione che se ne ha anche dentro al Pd.
Spero in un accordo anche per le Marche e gli altri territori al voto Divisi facciamo un regalo a Salvini