Il Fatto Quotidiano

Firenze ti spia: Grande Fratello alla Nardella

I PIÙ SPIATI D’ITALIA I dispositiv­i saranno dotati di un software innovativo per rilevare movimenti di persone e oggetti. E sarà possibile, anche se il sindaco non lo dice, il riconoscim­ento facciale dei cittadini

- » GIACOMO SALVINI

Piazza indipenden­za, vigilia dell’ultimo dell’anno. I fiorentini che passeggian­o per il centro città notano che l'uomo con l'elmetto giallo che dall'alto di una gru maneggia un lampione non è un operaio qualsiasi: è il sindaco renziano Dario Nardella. Non è la prima volta che il primo cittadino decide di montare in prima persona un impianto di illuminazi­one pubblica per le strade della città, eppure stavolta è un’occasione speciale che merita di essere immortalat­a anche sui social: il sindaco sta installand­o la millesima telecamera di sicurezza in città diventando così la città più videosorve­gliata d’Italia. Negli ultimi sei mesi dell’anno ne sono state montate 300 ed entro l’estate l’obiettivo della giunta di centrosini­stra è quella di dotare la città di 1200 dispositiv­i di sicurezza, tutte collegate tra loro con una rete in fibra ottica e gestite da un sistema centrale di supervisio­ne.

UNA VOLTA accesa la telecamera, il sindaco del Pd rieletto a maggio scorso con il 57% dei voti si volta verso giornalist­i, fotografi e suoi assistenti e si fa riprendere con in mano il solito cartello bianco che vorrebbe fare da deterrente a ladri, spacciator­i e micro criminalit­à da strada (“Area Vide oso rve gli at a”). “Da oggi Firenze è in Italia la prima città per numero di telecamere in rapporto agli abitanti” esulta giulivo Nardella cercando di provare a tranquilli­zzare i fiorentini che, soprattutt­o in centro, si sentono sempre più insicuri. Clic. Il video viene postato sui social network del sindaco di Firenze e la foto pubblicata sulla stampa locale. Ma nelle cronache del giorno dopo, oltre alla scenetta della telecamera accesa, non si trova traccia di una dichiarazi­one che il sindaco Nardella fa a margine de ll ’ evento: “Con i servizi tecnici e l'assessore alla Sicurezza Urbana Andrea Vannucci stiamo sperimenta­ndo un software innovativo che, tramite le telecamere, consente di rilevare oggetti e movimenti sospetti di persone, senza riconoscim­ento facciale né violazione della privacy, così da poter garantire interventi più tempestivi in caso di situazioni anomale”. Il primo cittadino inoltre spiega che il modello preso in consideraz­ione per questo software è quello della blindata Tel Aviv soprattutt­o in funzione antiterror­ismo: “È un servizio già in atto in altre città del mondo e che può essere usato anche in funzione antiterror­ismo” ha spiegato Nardella.

Eppure, se la funzione del nuovo software avrà l’obiettivo di migliorare gli strumenti di indagine sui reati da strada o per prevenire possibili attentati terroristi­ci, gli esperti hanno molti dubbi su questo nuovo strumento che sarà applicato alle telecamere fiorentine. Soprattutt­o per le possibili violazioni della privacy dei cittadini, tant’è che per la sperimenta­zione del software servirà il parere favorevole del Garante che per il momento non è ancora arrivato. “A Firenze ci sarà un unico Grande Fratello che controller­à tutta la città” fanno sapere da Palazzo Vecchio.

Per capire di quale nuova trovata tecnologic­a stiamo parlando dobbiamo partire dal nome: “Piattaform­a Inquiris ”. Secondo il sito ufficiale dell’azienda che lo pro

Da oggi Firenze è in Italia la prima città per numero di telecamere in rapporto agli abitanti. È un servizio già usato in altre città del mondo, utile anche in funzione antiterror­ismo DARIO NARDELLA

SOTTO CONTROLLO OVUNQUE Negli ultimi sei mesi del 2019 ne sono state montate 300 L’obiettivo della giunta: arrivare a 1.200 entro l’estate

QUALCHE DUBBIO Il modello è quello adottato a Tel Aviv. Ora bisogna attendere il via libera del garante della Privacy

duce, il software “permette di gestire e monitorare i diversi sistemi di sicurezza: videosorve­glianza, antintrusi­one, antincendi­o, controllo accesso, stazioni meteo e tutti i sensori disposti sul campo gestibili tramite protocollo IP”. La traduzione la fornisce al Fatto Quotidiano Michele Mazzoni, di profession­e ingegnere che dal 2007 è il Direttore dei Servizi Tecnici del Comune di Firenze: “Quella che sarà installata nelle mille telecamere di Firenze è una sperimenta­zione nuova che prova a rispondere a una sempre maggiore esigenza di sicurezza – spiega – e ha due obiettivi ben precisi: riuscire a facilitare le ricerche delle forze dell’ordine che hanno bisogno di visionare immagini delle telecamere e anche capire, in maniera più precisa, il tipo di movimenti di cittadini o oggetti: questo elemento è fondamenta­le per esempio nelle indagini sul terrorismo perché capire se un oggetto anomalo è fermo da molto tempo potrebbe essere un indizio più preciso per sventare un possibile attentato”.

IL LAVORO degli investigat­ori, spiegano i tecnici di Palazzo Vecchio, sarà sicurament­e più facile e i tempi verranno ridotti: se adesso le immagini delle telecamere devono essere ricercate manualment­e da un dispositiv­o all’altro nel giro di diverse centinaia di metri, il nuovo software permetterà di fare una ricerca su un grosso numero di immagini. In sintesi: basterà ricavare le immagini della prima per ottenere anche quelle di tutte le altre telecamere successive. Non solo: oltre alla velocità dei movimenti di persone o oggetti, e al netto di quello che sostiene il sindaco Nardella, “Piattaform­a I nquiris” permetterà anche il riconoscim­ento facciale di possibili indiziati e non solo. “Se alla telecamera viene ‘chiesto’ di individuar­e una persona con determinat­e caratteris­tiche – continua Mazzoni – questo software permette di riconoscer­e tutte le facce all’interno delle immagini e capire se in esse sono presenti volti dalle caratteris­tiche simili a quelle di partenza”. Una opzione, quest’ultima, che potrebbe andare a impattare sulla vita dei fiorentini. E anche se dal Comune fanno sapere che “Piattaform­a Inquiris” sarà a disposizio­ne solo degli operatori specializz­ati ( forze del l’ordine, magistrati e guardia di finanza) e in alcuni luoghi preposti (le sale operative dei carabinier­i e quelle del Comune di Firenze), è lo stesso Mazzoni ad ammettere che esiste un “rischio di errori” rispetto a sospetti di terrorismo e di oggetti anomali per strada ma soprattutt­o evidenti perplessit­à sulla privacy delle persone: “Il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti – conclude Mazzoni – infatti stiamo aspettando il nullaosta del Garante: quando arriverà, ovviamente prenderemo tutte le accortezze del caso”.

 ?? Ansa ?? A lavoro Il sindaco Nardella e l'assessore Vannucci installano una nuova telecamera
Ansa A lavoro Il sindaco Nardella e l'assessore Vannucci installano una nuova telecamera
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy