Accusa l’Azzolina: arruolato ai convegni leghisti
Il filologo che ha tacciato di plagio la ministra dell’Istruzione sabato era accanto a Pittoni e Sasso
La
segnalazione circola nei corridoi di viale Trastevere e, seppur in parte, risponde alla domanda che in questi mesi la neoministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il suo staff si sono posti, ovvero quale siano il motivo e la fonte dell’accanimento di Massimo Arcangeli, professore di Filologia e collaboratore di Repubblica e Il Giornale, sulla questione delle parti di testo che avrebbe copiato nel lavoro di fine corso della scuola di specializzazione per l’insegnamento e anche nelle due tesi, di laurea, triennale e specialistica, in filosofia.
Arcangeli, sabato, ha partecipato a un convegno a Bari promosso dal deputato leghista Rossano Sasso e dal senatore leghista, ben attivo sui temi scolastici, Mario Pittoni. Il titolo è chiaramente di opposizione: “Scuola, il governo delle bugie” e tra i vari relatori, soprattutto membri del comitato “Trasparenza è Partecipazione” e dell’associazione “Libera Scuola” (entrambe si professano movimenti apolitici) è stato assoldato anche Massimo Arcangeli, che nei mesi scorsi ha accusato la ministra, con una serie di articoli di aver copiato senza citare le fonti o citandole male stralci di testo nei suoi lavori conclusivi universitari e per l’abilitazione all’insegnamento (testi che anche il Fatto ha analizzato con i software antiplagio ricavandone dati molto meno allarmistici di quelli diffusi da Arcangeli). “Dopo una nottata a combattere con prenotazioni aeree che non risultavano, alternative possibili (treni, auto, voli diversi da quello previsto, ma sarei andato anche a piedi pur di esserci) - ha scritto Arcangeli su Facebook -. Oggi parlerò per la prima volta davanti a un pubblico ‘reale’ della vicenda dell’on. Azzolina. Mi appello al Governo, e alle forze politiche che lo reggono, perché si faccia chiarezza, una volta per tutte, su una vicenda imbarazzante (in attesa, naturalmente, delle interrogazioni parlamentari che verranno)”.
INSOMMA, abbandonate le sue (varie) pagine Facebook, Arcangeli ora spiega le sue ragioni sotto la bandiera della Lega (Sasso promuove il convegno con tanto di simbolo), tra un pubblico che lui stesso definisce “reale”. La sua battaglia contro l’Azzolina era infatti iniziata proprio sui social quando, all’indomani di una intervista in cui l’Azzolina aveva spiegato che non vedeva problemi nello svolgere il concorso per dirigente scolastico mentre era deputata (e membro della commissione cultura) e che avrebbe anzi dovuto “studiare il doppio”, Arcangeli si era sentito tirato in causa in quanto presidente della commissione giudicatrice. Aveva - sintesi di quanto denunciato al tempo online - interpretato le parole dell’Azzolina (che poi fu comunque promossa all’esame) come una messa in discussione della correttezza della commissione. Ne era seguita la pubblicazione da parte di Arcangeli - sempre online - dello zero preso nella prova di informatica e dei risultati della prova affissi in bacheca.
Il precedente Era il presidente di commissione d’esame da dirigente scolastico dell’ex deputata