Il Fatto Quotidiano

Citycar, ecco Mazda 2 La via democratic­a dell’auto

Le utilitarie stanno sparendo, ma la casa giapponese offre un restyling della vettura nata nel 2015: motore Mild Hybrid (bassi consumi e Co2) e divertimen­to alla guida

- » GIANLUIGI GIANNETTI

Le c ity ca r stanno sparendo, per via del poco ritorno agli investimen­ti necessari per aggiornare una generazion­e di vetture che, per loro natura, hanno senso solo con listini a portata di essere umano. Quelle che restano giocano la carta delle motorizzaz­ioni Full Hybrid, e chi può ribatte con le Mild Hybrid.

Meno complesse sul piano tecnologic­o, ma furbe il giusto per beneficiar­e dei vantaggi su bollo e blocchi al traffico destinati a questa categoria di auto. Sta al costruttor­e farne un’interpreta­zione non solo opportunis­tica, ma casomai raffinata, cioè la tappa di un percorso verso l’ibrido e l’elettrico bilanciand­o vantaggi e costi in base alle situazioni d’uso. Ed è questa la strada della nuova Mazda 2, un profondo r e

styling tecnologic­o per la vettura nata nel 2015 e oggi pronta ad abbandonar­e il diesel per una motorizzaz­ione Mild Hybrid tarata su bassi consumi ed emissioni, ma senza snaturare la reputazion­e del marchio giapponese in fatto di auto divertenti da guidare.

POCHI E GRINTOSI ritocchi estetici, interni che rispecchia­no i noti standard di qualità Mazda nei materiali e nelle finiture, molta più insonorizz­azione e poi il quattro cilindri 1.5 benzina aspirato Skyactiv-G, nel taglio di potenza da 75 Cv adatto anche ai neo patentati e in quello più preferibil­e da 90 cavalli: utilizza un sistema a 22,5 Volt, ovvero un piccolo propulsore elettrico che fa da motorino di avviamento e aiuta il motore in accelerazi­one. Il dettaglio tecnico è di livello, perché manca una batteria chimica classica e Mazda ha scelto invece un raffinato superconde­nsatore, un circuito in grado di immagazzin­are e poi rilasciare energia elettrica ad una velocità più alta rispetto ai classici accumulato­ri, facendo rimbalzare in modo rapido la corrente raccolta nella frenata rigenerati­va verso il motore elettrico che aiuta quello a benzina in ripresa o in partenza.

Ed è così che torna la ci

tycar, con appena 406 centimetri di lunghezza per 169 in larghezza: un senso di agilità nel traffico che rischiavam­o di dimenticar­e, con 1.025 kg di peso, perché la leggerezza è fondamenta­le nella ricerca di bassi consumi. Solo 4.1 l/100 km (5,3 l/100 km nel ciclo WLTP) per la più divertente versione da 90 Cv, che emette 94 gr/km di CO2.

Con un convincent­e cambio manuale a sei rapporti che riconcilia con la vecchia scuola di cercare l’allungo e la potenza in alto, con uno sterzo preciso e il sistema G-Vectoring Plus che utilizza i freni della ruota esterna per aiutare i riallineam­enti in uscita di curva, per l’assetto da auto vera. Con prezzi a partire da 17.800 euro e promozioni di lancio per una ci

tycar che, invece di sparire, arriva. Anche in tempo di guerra alle emissioni.

 ??  ??
 ??  ?? Cambio manuale
I sei rapporti riconcilia­no con la vecchia scuola di cercare l'allungo e la potenza in alto
Cambio manuale I sei rapporti riconcilia­no con la vecchia scuola di cercare l'allungo e la potenza in alto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy