Luca De Meo, il primo italiano a capo di Renault
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è così che l’industria automobilistica francese si rivolgerà a Luca De Meo, il 52enne milanese chiamato a dirigere il gruppo Renault. Lo stesso in cui il manager di origini pugliesi aveva iniziato la sua carriera nel 1991, passando per Toyota, Fiat – dove ha resuscitato il marchio Abarth e curato il lancio dell’Alfa Romeo MiTo – per poi approdare alla Volkswagen, dove ha chiuso la sua esperienza al vertice della Seat, rilanciandola. “Luca De Meo è un grande stratega e visionario di un mondo automobilistico in rapida evoluzione. La sua esperienza e passione per le auto lo rendono una vera risorsa per il
Gruppo”, sostiene il presidente del cda Renault, Jean–Dominique Senard. E c’è da credergli, perché un italiano alla guida di un colosso francese a quattro ruote non s’era mai visto prima d’ora. La missione a Boulogne–Billancourt, sede della Renault, non sarà facile: dal 1° luglio 2020, quando si insedierà ufficialmente come amministratore delegato e direttore generale, De Meo dovrà prima di tutto ricucire i rapporti fra la casa della Losanga e gli alleati giapponesi di Nissan e Mitsubishi. In ballo c’è un piano di ristrutturazione in cui ognuna delle tre aziende sarà referente per una determinata regione: Nissan per la Cina, Renault per l’Europa, Mitsubishi per il Sudest asiatico. Ciascuna compagnia del trio dirigerà lo sviluppo di una tecnologia chiave, accessibile poi ai partner dell’Alleanza, che da quest’anno condivideranno in Europa i crediti
CAFE (Corporate Average Fuel Economy) in tema di consumi ed emissioni inquinanti. Per migliorare l’efficienza operativa.