LAS ETTIMANA INCOM
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SOLDI SOLDI. Come cantava Mahmood, vincitore dell’anno scorso, “Volevi solo soldi, soldi”… Il tema è uno dei più cari dalle parti dell’Ariston, una delle certezze della vigilia del Festival. E dunque puntualmente sono partiti i rumors sui cachet. Rula Jebreal salirà sul palco (parlerà del tema della violenza contro le donne) per un cachet di 20/25mila euro (ma metà sarà destinato in beneficienza). Stessa cifra per Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu, Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello (la fidanzata di Valentino Rossi): Leotta e Novello però ci saranno per due sere, e dunque probabilmente alla fine avranno un ingaggio se non doppio, almeno maggiore. Antonella Clerici dovrebbe prendere 50mila euro e Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo, 140mila euro. Tiziano Ferro ha scelto di devolvere l’intero cachet in beneficienza, a cinque associazioni, tutte con sede a Latina, la sua città natale. E il conduttore–direttore artistico? Ad Amadeus dovrebbero andare 500 mila euro. Cioè duecento mila in più di Roberto Benigni, che si dice prenderà 300 mila euro per il suo intervento di giovedì.
Bocciati
TRAMONTO DELL’OC
CIDENTE. Alba Parietti se n’è uscita con questa ideona a “Stasera Italia”: “Finché una popolazione non ha un’adeguata istruzione non può essere in grado di votare in modo legittimo”. E chi decide chi è abbastanza istruito? E quali sono i quesiti? Noi partiremmo da un test sui sistemi elettorali, diciamo gli ultimi due, Porcellum e Rosatellum: chi vuole esercitare il diritto di voto come minimo deve saper spiegare come funziona il meccanismo elettorale (con particolare riferimento allo scorporo dei resti). Di certo i sostenitori della democrazia degli ottimati sapranno rispondere con precisione a questo banale quesito su come il sistema elettorale macina il voto. Attendiamo fiduciosi le risposte (soprattutto quelle delle nuove suffragette).
STATE SERENA. Quello splendore che risponde al nome di Blake Lively (per noi, per sempre Serena di “Gossip girl”), sposata (beata lei) con Ryan Reynolds, è tornata sul red carpet dopo 4 mesi dal parto del suo terzo figlio. L’attrice è apparsa in un abito nero di velluto firmato Dolce&Gabbana che mostrava le rotondità del suo décolleté e delle sue forme. Qualche leone da tastiera l’ha insultata sui social perché “grassa”. La pena dell’invidia.
STATE SERENI. L’outfit della conduttrice di “Vieni da Me”, programma pomeridiano di RaiUno, è stato giudicato “fuori luogo” il 27 gennaio, cioè il Giorno della Memoria. Uno pensa: aveva indossato qualcosa che ricordasse una svastica? Un fez? Ovviamente no. Indossava un vestito a righe grigie e nere, che a molti sui social ha ricordato il pigiama a righe dei deportati nei lager nazisti. Qualcuno si è domandato se l’avesse fatto apposta. La pena dell’idiozia.