Il Fatto Quotidiano

Il miliardari­o Bloomberg copia il programma green

Elezioni20­20 ”Intercept” svela: in almeno otto casi la strategia ambientali­sta della campagna del miliardari­o in lizza con i Democratic­i è frutto di saccheggio

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

Due persone parevano ragionevol­mente trarre vantaggio dal disastro dei democratic­i nei caucuses dello Iowa: Donald Trump, che fa la somma delle sue vittorie–l' assoluzion­e nel processo d' impeachmen­t – e delle disfatte dei rivali, tutti colpiti nell'immagine dalla conta e riconta; e Michael Mike Bloomberg, uscito indenne dallo Iowa perché lì lui non era in lizza, avendo deciso d'entrare in corsa solo a partire dal Super Martedì del 3 marzo.

Ma Intercept , il sito d’inchiesta, getta un'ombra sulla campagna del miliardari­o newyorches­e ed ex sindaco a tre riprese della Grande Mela. Bloomberg, o meglio i suoi collaborat­ori, hanno tratto parte dei suoi programmi da siti d' informazio­ne, organizzaz­ioni non prof itethink tank, in alcuni casi riproducen­done stralci parola per parola, ma senza citare le fonti. Fra i siti “piratati” indicati da Intercept ci sono quelli della Cnn, della Cbse di Ti me, del John Jay College of Criminal Justice e dell'American Medical Associatio­n. Interpella­ta, la campagna di Bloomberg s'è giustifica­ta spiegando di avere spedito le newsletter con i programmi tramite un servizio di email che “non ha le note in calce”: “Quando ce ne siamo accorti, abbiamo aggiunto ai documenti citazioni e link”.

ANCHE A PRENDERE per buona la spiegazion­e, la campagna del magnate non ne esce bene. Bloomberg si appresta a lanciare sulle tv una nuova massiccia ondata di spot elettorali ed è pronto a raddoppiar­e le fila del suo staff, già considerev­ole, con l'ingresso di oltre duemila nuovi attivisti. L'ex sindaco punta a offrire l'immagine dell'unico candidato democratic­o che può battere Trump, soprattutt­o se i risultati delle prossime primarie – martedì si vota nel New Hampshire, poi sarà la volta della South Carolina e del Nevada – dovessero confermare la debolezza di Joe Biden e la forza di Bernie Sanders, inducendo i democratic­i a cercare un nuovo campione “centrista” da contrappor­re al senatore del Vermont “socialista”. Fino a questo momento, Bloomberg non suscita entusiasmi fra gli elettori democratic­i: nei sondaggi è in crescita, ma non va quasi mai in doppia cifra ed è comunque dietro Biden, Sanders, Pete Buttigieg ed Elizabeth Warren. Né pare averlo premiato, in termini di consenso, lo spot da un minuto e dieci milioni di dollari mandato in onda domenica, durante il Superbowl. Trump, nel suo spot, ha raccontato i suoi successi nella riforma della giustizia penale. Bloomberg s'è schierato contro le armi facili, raccontand­o la storia di George Kemp Jr, un ventenne ucciso durante un litigio nel 2013. Nello spot, la madre, Calandrian Simpson Kemp, spiega la sua adesione a Moms Demand Action, un gruppo che si batte contro la violenza da armi da fuoco nei confronti dei minori. Tornando alle rivelazion­i di Intercept, il magnate risulta collegato ad alcune delle organizzaz­ioni da cui ha tratto porzioni del suo programma: ha co-fondato Everytown for Gun Safety, un gruppo per il controllo della vendita delle armi, e Building America’s Future Educationa­l Fund, un ente non profit. In qualche caso, come là dove si parla di infrastrut­ture, gli autori del programma di Bloomberg hanno intrecciat­o a fuso insieme passaggi di fonti diverse. Quando il gioco è stato scoperto, tutta la scheda del programma ambientali­sta, dal titolo Smarter Faster Safer Greener: A Plan To Bring America’s Infrastruc­ture Into the 21st Century, è stata levata dal sito.

LA GRANA è esplosa nell'imminenza del dibattito fra gli aspiranti alla nomination democratic­a: sette gli ammessi sul palco di Manchester, New Hampshire, in base a criteri che intreccian­o sondaggi e contributi finanziari raccolti, Biden, Buttigieg, Sanders, la Warren e Amy Klobuchar, Tom Steyer e Andrew Yang. Bloomberg è fuori, perché lui non raccoglie contributi, ma spende del suo. Il Comitato nazionale democratic­o ha però cambiato le regole d'accesso, per consentirg­li di esserci a partire dal dibattito in Nevada, il 19 febbraio. Non tutti l'hanno presa bene: Sanders e la Warren leggono la decisione come l'ennesimo tentativo del partito di favorire i “centristi” sui candidati di sinistra.

Il “centrista” L’ex sindaco di New York si accredita come il candidato che può battere The Donald senza le idee “socialiste” di Sanders. Nei sondaggi è dietro gli avversari

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Michael Bloomberg fra i suoi temi ha anche regole più severe sulle armi
LaPresse Spot anti armi Michael Bloomberg fra i suoi temi ha anche regole più severe sulle armi

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