Il Fatto Quotidiano

La pace di Fiorello e Ferro. Gassmann vince tra i giovani

Prima Rosario contro il cantante, poi una foto e un brano insieme. Per le Nuove proposte vince Leo Gassmann

- » SILVIA TRUZZI Inviata a Sanremo

Ma quanto è vero che chi trova un amico trova un tesoro? Sul palco di Sanremo 70 le cose filano che è una meraviglia. Il Festival macina record su record, sempre meglio, sempre più su: la serata dei duetti ha registrato in media 9 milioni e 800mila telespetta­tori, per uno share del 54,5%. Un dato così non si vedeva dal 1997, quando però il sipario era calato alle 23.27. Giovedì, per dire, la puntata è finita che era venerdì da un pezzo: ore 2.05. Non è un dettaglio da poco. Ieri sera è stato il momento dei giovani: premio della critica agli Eugenio in via di Gioia, a Tecla quello della Sala stampa Radio tv, la gara vera l’ha vinta Leo Gassmann.

Dopo la pausa, è tornato Fiorello (la cui assenza si è sentita molto giovedì) e il destino ha voluto che avesse promesso di travestirs­i da coniglio. E come sempre si prende la scena. La ricetta di questo ultra-Festival è cast fisso, davvero stellare: Tiziano che canta, Rosario che fiorellegg­ia. Ma i due hanno litigato o no? Risposta: sì, e non poco, a causa dell’infelice uscita di Ferro martedì sera. Nervoso per aver steccato Mia Martini? Infastidit­o dal ritardo della sua esibizione? Irritato per la citazione della “sua” Perdere l’amore che chiudeva la canzone parodia eseguita da Fiorello? E chi lo sa… Sta di fatto che, come vi abbiamo raccontato, Tiziano ha lanciato in mondo visione l’hashtag # Fiorellost­attezitto. Facendo incazzare non poco il siculo (quasi con la valigia in mano) per gli insulti ricevuti sui social. La polemica è stata sopita con imperioso piglio dalla Rai: ma quale litigio, ma quale irreparabi­le dissidio. Ferro si è scusato con una letterina: voleva fare una battuta, giocando con il re dei comici, finendo con un (secondo lui) ironico #Tizianosta­ttezitto. Ancora ieri mattina in conferenza stampa è stato chiesto all’amico dei nemici, Amadeus, come stavano le cose: “Tra Fiorello e Tiziano Ferro c'è un fantastico rapporto. Nessuna polemica. Vorrei difendere il senso di amicizia, di rispetto e di famiglia che c'è in questo Festival”. Sotto testo: ma cosa volete, ancora? La guerra non c’è mai stata e dunque nemmeno la pace. Ama dev’esser più cauto con le affermazio­ni assertive, gli capita di venir smentito un po’ troppo spesso dai fatti (cfr. video di Roger Waters). È così vero che ieri pomeriggio Selvaggia Lucarelli ha pubblicato un’intervista a Fiorello sul sito www.tpi.it. Di codesto tenore: “Non è giusto darmi del permaloso come se mi fossi arrabbiato per nulla, accetto le critiche, accetto che si dica che non faccio ridere, qualunque cosa, ma Tiziano Ferro ha fatto una cosa che non si fa”. Proprio lui che ha detto in tv che le parole hanno un peso! “Dopo che ha lanciato sul palco #fiorellost­attezitto, ho ricevuto insulti tremendi per 24 ore. Tu lanci un hashtag dal palco di Sanremo e sai cosa scateni, come se poi fosse colpa mia se ci sono 50.000 ospiti e si fa tardi la sera. Parliamo tanto di cyberbulli­smo e non valutiamo le conseguenz­e? C’è un vigile che si è suicidato in questi giorni per gli attacchi sul web”. Insomma una cosa seria: “Ha lanciato una campagna d’odio nei miei confronti. Abbiamo responsabi­lità nei confronti dei nostri figli, c’è gente debole, che si butta dalla finestra, io sono io, a me non frega niente, però c’è chi non regge. Tiziano deve capire, deve crescere anche lui. Io sono stato male per gli insulti”.

RAPPORTO fantastico o scazzo drastico? Due ore dopo sui social compare la foto della pace di Sanremo: Ferro&Fiorello, abbracciat­i e sorridenti. Ci vorrebbe proprio un amico: i due hanno poi cantato insieme Finalmente tu, il brano con cui Fiorello partecipò al Sanremo 1995. La ciliegina sulla torta dell’amicizia la mette Piero Pelù: “Ho aspettato 40 minuti sul pianerotto­lo ad aspettare quel cazzone di Fiorello che finiva le sue battute”. Il tono è scanzonato, ma il problema c’è. Gli artisti sono nervosi (la scaletta della serata di ieri prevedeva la fine alle 2. 22), i discografi­ci idrofobi. Guerra e pace a Sanremo: si predica l’amore (anche carnale, vedi monologo di Benigni) e un po’ si fa anche la guerra. Nessuno ci dà retta, ma puntate più compatte (ed è un gentile eufemismo) avrebbero fatto un miglior servizio agli spettatori presi in ostaggio e agli artisti che qui vengono nell’utopica convinzion­e di partecipar­e a una kermesse musicale.

A NOTTE FONDA

Gli artisti sono nervosi perché costretti a esibirsi tardi, i discografi­ci di più La scaletta di ieri prevedeva la fine alle 2.22

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Ansa/LaPresse Il trionfo dello share Amadeus ieri con Fiorello mascherato da coniglio. In alto, a sinistra, Leo Gassmann. A destra, Dua Lipa
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