Altri 9 in arrivo da Wuhan Nuova quarantena a Roma
Sono italiani, greci e svedesi atterrati a Londra Per il soggiorno forzato si pensa all’ospedale militare del Celio
Questa notte un volo militare porterà a Roma altre nove persone provenienti dalla zona di Wuhan che rischiano di aver contratto il Coronavirus. Giunti nella Capitale, dovranno osservare il periodo di isolamento, al pari dei 55 italiani già ospiti presso il Centro sportivo olimpico dell’Esercito alla Cecchignola. La notizia è trapelata dalla Protezione civile. I viaggiatori di nazionalità italiana, greca e svedese, sono bloccati a Londra da diverse ore. Qui le autorità britanniche hanno impedito loro di imbarcarsi per l’Italia, benché non abbiano sintomi. Dopo una lunga interlocuzione fra Roma e Londra, ieri si è quindi deciso di inviare un aereo militare a Brighton, dove i nove verranno imbarcati e trasferiti a Pratica di Mare. Di lì, è probabile che il gruppo venga trasferito presso l’ospedale militare del Celio, a due passi dal Colosseo, essendo la struttura della Cecchignola inservibile per la presenza degli italiani rimpatriati il 3 febbraio.
Intanto, come anticipato dal Fatto, si è materializzata la grande beffa per le persone in quarantena nella cittadella militare, per le quali sono ricominciate daccapo le due settimane di isolamento, a partire da ieri. La circostanza ha creato particolari tensioni fra i vari componenti della macchina organizzativa, dopo che giovedì un ragazzo di 29 anni è stato trovato positivo al virus 2019-nCoV e trasferito all’ospedale Lazzaro Spallanzani. “Il ritorno a scuola dei bambini in quarantena alla Cecchignola sarà al termine dei 14 giorni di isolamento”, ha risposto secco il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, aggiungendo che “i colleghi della Cecchignola stanno tracciando tutti i contatti dell'italiano risultato positivo al Coronavirus”. “Al momento i tamponi sugli altri ospiti sono tutti negativi. I nostri connazionali attendono che passi il tempo e che scoprano di non avere nulla e poter tornare a casa”, ha spiegato, provando a stemperare gli animi, il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri. Il viceministro, fra l’altro, era sull’aereo insieme ai 56 rimpatriati e per questo il presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini ieri ha chiesto che venisse sottoposto a quarantena. Per evitare che eventuali altre diagnosi simili possano allungare ulteriormente i tempi del periodo di isolamento, sono stati riorganizzati gli alloggi del centro sportivo e limitati al minimo gli spazi comuni. A parte le famiglie con bambini, ognuno degli ospiti avrà una stanza singola, dalla quale si potrà uscire solo in casi eccezionali o, chi lo desidera, per “fare una corsetta”. Ovviamente, nessuna limitazione per l’utilizzo di tecnologie: internet e abbonamenti gratuiti alle pay-tv cinema e sport per far passare meno fatico
samente l’isolamento.
LA GESTIONE dei rimpatriati non sarebbe l’unica preoccupazione del capo della Protezione civile e commissario dell’emergenza sanitaria Angelo Borrelli. Ci sarebbe infatti una “falla” nei controlli, che riguarda gli equipaggi delle navi da crociera e, soprattutto, dei mercantili nei porti italiani. In particolare a Civitavecchia, primo porto nel Mediterraneo per i crocieristi, che ogni settimana riceve anche diversi cargo merci cinesi. La libera pratica sanitaria, infatti, in questi giorni è stata concessa alle navi senza una verifica capillare sui marittimi i quali, una volta arrivati in porto, vengono a contatto con diversi lavoratori locali. Ieri la Protezione civile regionale ha disposto dei turni di 12 ore di medici e infermieri per incrementare i controlli, che però vengono svolti soltanto con la misurazione della febbre senza i termoscanner utilizzati negli aeroporti. È ancora in discussione l’ipotesi di un provvedimento del ministero della Salute per sottoporre a specifici controlli o a quarantena coloro che sono rientrati da Wuhan e dalla provincia di Hubei negli ultimi 15 giorni, compresi gli allievi cinesi delle scuole.
I tamponi sugli altri ospiti della Cecchignola sono negativi Attendono che passi il tempo e che scoprano di non avere nulla e tornare a casa
OSPEDALE SPALLANZANI
La preoccupazione La Protezione civile ha rilevato una “falla” nei controlli sui mercantili nei porti