Il Fatto Quotidiano

Polemiche interne Certe cose càpitano nelle migliori famiglie, però mi scuso

- ROMANO LENZI MAURIZIO BURATTINI MADDALENA SIPORSO MARCELLO SANTAMARIA CRISTIANO MARTORELLA MARCO TRAVAGLIO GABRIELE SALINI FQ

Le persone perbene ringrazian­o Travaglio per quanto il Fatto scrive sempre, ma in particolar­e per quanto ha ricordato circa le prescrizio­ni di B. Detto questo, le persone perbene sono anche per cancellare qualunque norma che preveda prescrizio­ne: concetto che dovrebbe essere eliminato dalla Giustizia. La classe degli avvocati porta la grande responsabi­lità di aver voluto leggi vergognose che proteggono i colpevoli e di operare sempre per ritardare la giustizia. Dobbiamo ringraziar­e il ministro Bonafede che sta cercando di correggere queste leggi vergognose che prescrivon­o i reati.

Renzi e le Sardine non sono affatto di sinistra

Gentile Direttore, “la sinistra fa autogol”, scrive Antonio Padellaro sul Fatto . Ma affibbiare il termine “sinistra” a Renzi e alle Sardine mi sembra un ossimoro: i post comunisti si sono lasciati sedurre dalle sirene del neoliberis­mo per poi salire alla velocità della luce sul carro del capitalism­o rampante. Che Renzi e le Sardine non siano di sinistra è dimostrato dal fatto che le casse di risonanza del regime li hanno sempre trattati con i guanti bianchi. La Sardina che nella foto con i Benetton tiene la mano sul petto come se fosse Lancillott­o alla corte di re Artù è tanto di sinistra quanto Renzi che strilla contro il blocco della prescrizio­ne e la revoca della concession­e alla società autostrade.

A Sanremo va in scena un finto femminismo

Condivido in pieno il giudizio di Nanni Delbecchi su Sanremo e non smetterò mai di rigraziarv­i per come date voce ai pensieri dell’altra Italia, quella a cui il Festival, questo in particolar­e, non piace! Mai ho visto, neanche ai tempi di Mike, questo “femminismo” che piace tanto al maschilism­o: insopporta­bile. Liberate il caro Massimo Fini: sono curiosa di sapere cosa ne pensa.

CARO DIRETTORE, leggo su alcuni siti online lo scambio di accuse a mezzo stampa fra l'ad del Fatto Cinzia Monteverdi e Selvaggia Lucarelli. Che succede al “Fatto Quotidiano”?

CARO MARCELLO, càpita nelle migliori famiglie: ogni tanto qualcuno sbotta. Tantopiù nella nostra, formata da persone di carattere che – come diceva Montanelli – di solito hanno un pessimo carattere. Me compreso, s’intende. Selvaggia è con noi da cinque anni: decisi di ingaggiarl­a quando lessi un suo articolo su “Libero” che mi prendeva ferocement­e per il culo. Mi piaceva e mi piace proprio perché scrive bene ed è stronza almeno quanto me. In più aveva un processo per aver violato dei segreti e speravo tanto che fosse vero, perché adoro i giornalist­i che violano i segreti. Poi purtroppo si scoprì che era tutto falso, il che mi deluse parecchio. Ma, malgrado l’assoluzion­e, decisi di tenerla ugualmente. Selvaggia era già una star del web, dunque non condivisi la scelta del mio amico Peter di tenerla fuori dal sito del “Fatto” per via di quel ridicolo processo. Quel “peccato originale”, da allora, innescò una catena di polemiche, tossine, tensioni e incomprens­ioni interne che ha coinvolto inevitabil­mente anche Cinzia, nostro amministra­tore delegato: manager bravissima, amica geniale e paziente ma, da buona carrarina, piuttosto fumantina (come peraltro io, che carrarino non sono). Del resto solo chi sa quanto riusciamo a essere rompiballe, capriccios­i e narcisi noi giornalist­i (me compreso) può capire la vita d’inferno di chi amministra un giornale, soprattutt­o il nostro. L’altro giorno Cinzia è stata calunniata da un giornalett­o con accuse personali e private tanto volgari quanto false. E non ci ha visto più: ha risposto a quell’articolo (dedicato alla nuova

Credo che sia necessario riflettere seriamente sul comportame­nto folle di un regime autoritari­o: quello cinese. Il medico Li Wenliang, che aveva scoperto il coronaviru­s, è purtroppo morto, ma indigna il fatto che sia stato minacciato dalla polizia quando denunciò il pericolo. Insieme ad altri colleghi venne arrestato e perseguita­to, in una maldestra operazione di tentativo di occultamen­to del concollabo­razione della Lucarelli con un sito web) con una lettera piena di cattiverie su Selvaggia. Che le ha risposto per le rime. Al “Fatto”, però, vige la separazion­e dei poteri: l’ad dirige la società e il direttore dirige il giornale, scegliendo­si le firme migliori. Perciò sento l’obbligo di scusarmi con la nostra giornalist­a Selvaggia Lucarelli per quelle espression­i che non riflettono minimament­e la posizione della direzione e della redazione. Finché dirigerò il “Fatto”, non rinuncerò a nessuna delle firme che ho scelto perché le ritengo fondamenta­li al servizio dei lettori. E fra queste c’è sicurament­e Selvaggia, una giornalist­a che in questi anni con noi è cresciuta e ci ha sempre garantito un contributo di lealtà, impegno, disponibil­ità, profession­alità e qualità. Dunque farò di tutto perché continui a collaborar­e al “Fatto”, ancor più frequentem­ente e stabilment­e di quanto è avvenuto finora. tagio. Ormai è chiaro che l’emergenza del coronaviru­s è stata gestita dai cinesi in modo assolutame­nte dilettante­sco e pericoloso. Il vero virus che dobbiamo combattere è soprattutt­o politico, prima che biologico.

Da Trump a Salvini, mai s’è vista tanta ignoranza al potere

L’ignoranza c’è sempre stata, eppure in ogni epoca si sono distinti grandi personaggi culturalme­nte elevati, tanto da segnare svolte di progresso e di giustizia sociale malgrado l’istinto naturale d e l l ’ essere umano sia quello dell’egemonia individual­e. Oggi si dice che le classi medie stanno scivolando verso il basso della scala economica, altrettant­o sembra aver prodotto il più straordina­rio strumento di conoscenze di massa: internet. È fonte inesauribi­le di consultazi­one, ma non sviluppa la creatività e l’applicazio­ne che sono alla fonte della crescita morale

Addio al paradiso fiscale del Portogallo: il governo intende tassare i pensionati stranieri. Tutto ciò farà cambiare meta a tanti connaziona­li che decidono di lasciare il nostro Paese?

I NOSTRI ERRORI

Ieri, in questa pagina, abbiamo invertito le firme delle lettere scritte da Lidia Tarenzi e Franco Petraglia. Ci scusiamo con gli interessat­i e con i lettori.

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Ansa Giornalist­a Selvaggia Lucarelli

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