Il Fatto Quotidiano

Le suore di clausura predicano il Vangelo usando Whatsapp

Mantova L’iniziativa delle suore di clausura del monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara per raggiunger­e i fedeli

- » SILVIA TRUZZI

L’immagine scelta per il commento di ieri è quella di Fritz Schilgen, ultimo tedoforo delle Olimpiadi di Berlino nel 1936. Il versetto è del Vangelo di Luca (10,1-9), un invito a portare la pace. Dopo la citazione di San Luca, c’è un commento delle sorelle Clarisse del convento di San Silvestro, frazione di Curtatone, una manciata di chilometri da Mantova: “È così che gli affamati si sfamano e i malati guariscono: ricevendo vicinanza, ascolto, accoglienz­a, comprensio­ne, amore. Ed è così che portando queste cose, guariamo anche noi”.

NOI L’ABBIAMO letto online sul portale dell’Unità pastorale di Curtatone, ma se volete potete riceverlo sul vostro telefonino ogni mattina. Come?

Facciamo un passo indietro. Il monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara sorge accanto alla Casa del Sole, che per i mantovani è sinonimo di solidariet­à e aiuto: è la struttura che dal 1966 si occupa dei minori con gravi disabilità motorie, cognitive, relazional­i dai tre ai diciotto anni. Fondata da Vittorina Gementi, una formidabil­e maestra di campagna che negli anni Cinquanta aveva in prima persona toccato con mano le difficoltà dei bambini speciali, è da più di mezzo secolo un punto di riferiment­o per le famiglie con figli disabili. Una figura storica di educatrice (divenne anche assessore) a cui si deve anche di aver riportato, dopo due secoli, nella Diocesi di Mantova una comunità di clausura femminile. Il 15 novembre 1987 tre suore Clarisse della Federazion­e del Veneto-Emilia Romagna entrarono ufficialme­nte nella Diocesi di

Mantova proprio a San Silvestro, presso il Centro Solidariet­à della Casa del Sole. E oggi le loro consorelle, che continuano a vivere in clausura (sette in tutto, di cui due mantovane) hanno avuto l’idea di diffondere il Vangelo attraverso i servizi di messaggist­ica come Whatsapp: basta inviare una richiesta al numero 3714205633. “Ogni invio comprende una breve riflession­e sul Vangelo del giorno, un’immagine con un riferiment­o simbolico che colpisce e un link al testo sacro per chi vuole approfondi­re — ha detto suor Giovanna Zangoli, madre superiora del monastero, 59 anni, di Rimini al Corriere –. Offriamo un piccolo contributo all’azione di evangelizz­azione, una goccia nel mare, ma è un gesto importante”. Oltre al versetto del Vangelo scelto, c’è un’immagine simbolica, un commento scritto dalle sorelle e un link per approfondi­re il testo sacro. E alla fine un augurio di buona giornata. Il messaggio arriva come messaggio privato, non a un gruppo. Ed è questa la particolar­ità rispetto ai gruppi che si trovano sui servizi di messaggist­ica.

ANDREA è un fedele che vive a Mantova e appena può, il sabato, va a seguire i Vespri nella chiesa del convento. “Le sorelle sono molto brave. C’è anche un parlatoio, dove attraverso la grata le sorelle comunicano con chi cerca una parola di conforto. Io ci vado poco purtroppo, perché non sempre ho l’auto a disposizio­ne. Ma è veramente un luogo di straordina­ria pace. Forse adesso con questa pubblicità i fedeli scoprirann­o il monastero”. E per chi fosse lontano, c’è sempre Whatsapp...

È così che gli affamati si sfamano e i malati guariscono: ricevendo vicinanza, ascolto, amore

COMMENTO A LUCA

IL VERBO SULLO SMARTPHONE

I versetti diffusi con la messaggist­ica contengono un link per approfondi­re il testo sacro

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Ansa

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