Il Fatto Quotidiano

Coglionevi­rus

- » MARCO TRAVAGLIO

“Intransige­nti o coglioni?”. Così avevamo riassunto la seduta di autocoscie­nza dei 5Stelle campani che avevano sbeffeggia­to Roberto Fico e la sua proposta di alleanza col centrosini­stra per sostenere il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e liberare la Campania dal terzo ballottagg­io consecutiv­o fra De Luca&Caldoro, detti anche Padella&Brace. Ora non possiamo non felicitarc­i per la saggia scelta della capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, dimaiana, di sostenere l’ex generale reduce dalle battaglie nella Terra dei Fuochi, che potrebbe battere le destre solo se avesse dietro la coalizione giallo- rosa del governo Conte ( escluso Renzi, ma questo è un vantaggio). Costa ha già il via libera di Di Maio e Fico (le due ali del M5S), di Luigi De Magistris e di Sinistra Italiana. Manca all’appello solo il Pd, che ha un problema e contempora­neamente un’opportunit­à non da poco: sbarazzars­i – Crozza permettend­o – di don Vicienz, ingombrant­e e impresenta­bile per ragioni politiche e generazion­ali prim’ancora che giudiziari­e.

In fondo questo è il destino dei 5Stelle: migliorare la specie predata. Cioè costringer­e alleati e avversari a ripulirsi. Stavolta però l’aiuto al rinnovamen­to del Jurassic Dem campano consentire­bbe al M5S, dopo 10 anni di sconfitte, di governare finalmente una regione con un proprio uomo, ancorché indipenden­te. Cosa che avrebbe già potuto accadere in Calabria con Callipo o un altro candidato civico. E potrebbero riaccadere in altre regioni al voto: non la Toscana, per via dell’inguardabi­le Giani, ma la Liguria o le Marche se si trovassero due “civici” condivisi. O, con qualche difficoltà in più, la Puglia dove si tratterebb­e di sostenere Michele Emiliano, il pidino più grillino che si conosca, che invocò l’alleanza con i 5Stelle quando tutti gli altri li demonizzav­ano, da sempre in sintonia con loro sulla decarboniz­zazione dell’Ilva, il Tap e la Xylella. Forse, dopo gli Stati generali, sarà il caso che M5S e centrosini­stra si accordino sulle future elezioni regionali e comunali. Non per mettersi la camicia di forza con annessioni, federazion­i, matrimoni o dichiarazi­oni d’amore eterno. Ma per fissare un metodo: candidati civici quando c’è da trovare un nuovo sindaco o governator­e; desistenze o appoggi reciproci quando il sindaco o il governator­e è presentabi­le e compatibil­e, con buone chance di riconferma. Tipo, appunto, i dem Emiliano e Zingaretti in Puglia e Lazio. E le grilline Raggi e Appendino a Roma e Torino. A quelle condizioni, meglio provare a vincere insieme che dividersi e consegnare altri pezzi d’Italia a Salvini. Il Coglionevi­rus ha già mietuto fin troppe vittime.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy