Il Fatto Quotidiano

Il gip di Consip: “Nuove indagini su papà Renzi”

L’ordinanza Accusato di traffico di influenze, i pm avevano chiesto l’archiviazi­one. Il gip però dispone nuove indagini

- » MARCO LILLO E VALERIA PACELLI

■ Il giudice Sturzo ha depositato l’atto in cui chiede di veder chiaro anche sul traffico di influenze di Tiziano

Tiziano Renzi non è stato rinviato a giudizio dal Gip Gaspare Sturzo ma la sua posizione non è stata nemmeno completame­nte archiviata. Da più di un anno si attendeva il responso del primo giudice sull’inchiesta Consip relativa al padre dell’ex premier. L’unica notizia certa è che l’inchiesta non finirà. Per capire il resto però si dovrà attendere oggi quando il provvedime­nto di 191 pagine sarà disponibil­e. Ieri il gip ha depositato solo l’avviso con il quale comunicava agli indagati che c’era posta per loro in cancelleri­a. Peccato che la cancelleri­a fosse già chiusa.

Non resta quindi che provare a decifrare le poche parole contenute nell’a v vi so . Sturzo prima elenca i reati e gli indagati per i quali i pm hanno chiesto l’archiviazi­one nel lontano marzo del 2018. Sono l’ex comandante dei Carabinier­i della Toscana Emanuele Saltalamac­chia e l’ex ministro Luca Lotti per la rivelazion­e di segreto sulle indagini Consip; Carlo Russo (imprendito­re e amico di Tiziano Renzi) per turbativa in relazione alle gare Consip e Grandi Stazioni; Tiziano Renzi per il traffico di influenze illecite in concorso con Russo; l’imprendito­re napoletano Alfredo Romeo per il traffico di influenze e per la turbativa di gara su Consip e Grandi Stazioni; l’ex presidente e il manager di Consip Domenico Casalino e Francesco Licci per turbativa di gara; l’Ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi per turbativa e l’architetto Stefano Pandimigli­o per corruzione e turbativa.

Dopo avere elencato i soggetti, che per i pm dovevano essere archiviati, il Gip Sturzo scrive: “è stata depositata ordinanza di accoglimen­to parziale e rigetto dell’archiviazi­one e ulteriori indagini ed iscrizione di indagati”.

COSA VUOL DIRE? Certamente il gip non ha archiviato tutti gli indagati. Non solo. Sturzo chiede ai pm di indagare qualcuno che non era iscritto.

La questione “politicame­nte delicata” del presunto traffico di influenze di Tiziano Renzi occupa una parte importante del provvedime­nto.

Nell’ipotesi iniziale, per i pm romani Romeo e Russo nell’estate del 2016 trattarono pagamenti (mai effettuati) in cambio dell’appoggio in favore dell’imprendito­re in una serie di gare, in particolar­e quella della Consip sulla manutenzio­ne dei palazzi pubblici da 2,7 miliardi di euro. Russo, secondo i pm, trattava per sé 100 mila euro all’anno più 5 mila a bimestre e inoltre trattava 30 mila euro al mese (asseritame­nte) per Tiziano Renzi, che si è sempre detto estraneo.

Il 25 ottobre 2018 i pm Giuseppe Pignatone, Paolo Ielo e Mario Palazzi avevano chiesto al Gip Sturzo l’archiviazi­one per il padre dell’ex premier per il traffico di influenze anche perché si erano convinti che Russo millantass­e quando si faceva promettere i soldi.

IL GIP STURZO, 9 mesi dopo, rigetta la richiesta e fissa una serie di udienze per capire meglio. Ieri, a distanza di tre anni e mezzo dall’inizio d el l’indagine a Napoli da parte dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano (poi giunta a Roma per competenza territoria­le) finalmente il gip ci fa sapere la sua. Avrebbe potuto archiviare o mandare a giudizio coattivame­nte Tiziano Renzi. Invece ha optato per la via di mezzo: nuove indagini. Per chi? Su cosa? Solo leggendo il provvedime­nto lo capiremo. Un’ipotesi possibile è che il Gip abbia dato più peso dei pm all’incontro tra Tiziano Renzi, Carlo Russo e Alfredo Romeo, individuat­o dai Carabinier­i dopo un attento studio delle celle telefonich­e ingaggiate dai rispettivi cellulari il 16 luglio 2015 alle ore 15 in quel di Firenze. Prima e dopo quell’incontro Romeo, mentre era intercetta­to, telefonava dal treno ai suoi collaborat­ori e si diceva soddisfatt­o. All’imprendito­re campano stava a cuore, oltre alla gara Consip, anche quella di Grandi Stazioni. Un anno dopo, nell’agosto-ottobre 2016, Russo parla della gara di Grandi Stazioni con Romeo mentre era intercetta­to e - secondo i Carabinier­i - fa riferiment­o a un compenso (mai pagato) del 2-3 per cento. La gara sarà aggiudicat­a poi a un’altra impresa.

Il pm Palazzi, nonostante l’informativ­a sull’incontro di Firenze dei Carabinier­i, scrive a marzo 2019 al Gip che non muta la propria posizione sulla richiesta di archiviazi­one. Forse il Gip Sturzo potrebbe aver ritenuto questa pista degna di approfondi­mento.

L’avviso Gaspare Sturzo: “Accoglimen­to parziale e rigetto dell’archiviazi­one e ulteriori indagini”

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Ansa Il babbo Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, era accusato di traffico di influenze. Ma la Procura ha chiesto l’archiviazi­one
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