Il Fatto Quotidiano

M5S e sinistra: “De Luca a casa, vogliamo Costa”

La partita al Sud Si ritira la Ciarambino: in campo il ministro dell’Ambiente, su cui convergono Di Maio e Fico, la sinistra e il sindaco De Magistris

- » LUCA DE CAROLIS

■ I 5Stelle tutti uniti sul ministro buttano la palla tra i dem che per ora scelgono l’attuale presidente

Il passo di lato che tanti chiedevano, ma pochi si aspettavan­o, è un rilancio al tavolo che vale di più, la Campania. La carta per avere un altro candidato a 5Stelle che tenga in partita il Pd, ma anche per svelare debolezze e contraddiz­ioni dei dem: e poi magari sarà la svolta, magari proprio no. Però di certo la mossa della capogruppo in Regione del M5S Valeria Ciarambino, che in tre minuti di video rinuncia a candidarsi come governatri­ce e lancia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, è un convergere tra opposti.

PERCHÉ LA VOLEVA l’ex capo politico Luigi Di Maio, innanzitut­to per puntare un faro sulle divisioni dei dem, per stanarli. Ma ci ha lavorato molto per ragioni inverse anche il presidente della Camera Roberto Fico, pontiere con la sinistra tutta, anche dopo l’assemblea del Movimento a Napoli del 2 febbraio che aveva urlato no all’accordo con il Pd con quasi il 90 per cento di voti. Aggiungere il via libera del capo politico reggente Vito Crimi, ed ecco che ieri mattina Ciarambino, più che dimaiana, ribalta mesi di dichiarazi­oni: “Mi sento di dire che c’è una persona più capace di me di parlare a tutti, e per me è il ministro dell’Ambiente Costa, quindi se dovesse essere candidato sarò al suo fianco”. Si sposta la capogruppo, che si era sgolata per un M5S da solo alle urne in primavera, con lei di nuovo candidata. Spalanca la via a Costa, perfetto per un accordo con il Pd, a patto naturalmen­te che dica addio il governator­e uscente Vincenzo De Luca, più o meno Satana per i Cinque Stelle. Ciarambino, di Pomigliano d’Arco come Di Maio, una parente acquisita per l’ex capo, lo fa nel giorno della direzione regionale dem, per chiamarli allo scoperto.

E il Pd traccheggi­a, qualcuno propone di rinviare la direzione, e alla fine l’assemblea vota all’unanimità un documento di sostegno alla candidatur­a di De Luca, “ma a occhio ora è solo tattica” dicono subito dal M5S. Forse la partita è (ri)aperta. E doveva andare così a detta di tanti big del Movimento, dove quelli che contano sono quasi tutti campani. E ovviamente si parte da Di Maio, che celebra: “Valeria ha dimostrato grande visione e amore per la sua terra, adesso sta a tutti gli interlocut­ori decidere: passato o futuro, a voi la scelta”. D’altronde è stato lui a convincere la consiglier­a: contrariss­ima al Pd, furibonda quando Costa lo scorso 23 dicembre si propose come candidato in un’intervista al Fatto (“Da soli non si vince mai”). Ieri, quel video. E ai suoi Di Maio lo aveva anticipato giorni fa: “Dobbiamo portare allo scoperto i dem, proponendo Costa. E se si spaccano sarà un problema loro”. Ergo, proponendo il ministro l’ex capo vuole incassare un risultato: quale, si vedrà. È il calcolo molto politico del fautore della terza via, cioè dell’equidistan­za del M5S dai partiti, che il governo con il Pd non lo avrebbe mai fatto. “Ma non c’è solo questo, Luigi temeva che Valeria finisse bruciata nel voto online su Rousseau, pagando le guerre interne” sussurrano fonti qualificat­e. Di sicuro Di Maio incrocia la linea di Fico, teorico di una coalizione di centrosini­stra in Regione, tanto da andarlo a dire nell’assemblea di Napoli infarcita di dimaiani. “Ma anche tanti parlamenta­ri erano d’accordo, solo che avevano paura di dirlo” sostiene un deputato vicino a Fico. Invece il presidente della Camera commenta così: “Ora va realizzato un progetto comune con al centro Costa”.

Il primo passo

Ora l’obiettivo è un tavolo con il Pd per rimuovere l’ostacolo “Vincenzo”

Stallo in Liguria

Il reggente Crimi continua ad avere forti dubbi sull’intesa contro Toti e Lega

MAPER UN VERO tavolo con i dem si muove da tempo anche un altro campano come Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport e dimaiano doc, che infatti esulta: “Costa può garantire un salto di qualità”. Infine c’è il sindaco di Napoli

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 ?? LaPresse/Ansa ?? Movimento Da sinistra: Crimi, Fico e Di Maio. A destra, Sergio Costa, sotto, Luigi de Magistris
LaPresse/Ansa Movimento Da sinistra: Crimi, Fico e Di Maio. A destra, Sergio Costa, sotto, Luigi de Magistris
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