Il Fatto Quotidiano

NOI SARDINE COME L’AMORE: INIZIA LA FASE “MATURA”

Le Sardine I quattro fondatori rispondono all’appello pubblicato sul Fatto: “Gerarchie? Ci stiamo lavorando”

- ANDREA, GIULIA, MATTIA E ROBERTO

Cara Nadia, cari Moni, Pif, Roberto, Sandro e Stefano, grazie per la vostra lettera e tutta la passione che avete dimostrato in questi mesi nell’avvicinarv­i a noi come persone, prima ancora che come ideatori di questo grande esperiment­o che sono le Sardine. La vostra umanità è tangibile quando parlate di “prove ed errori”. Fate riferiment­o a una dimensione che non appartiene solo ai laboratori scientific­i, ma a una molto più estesa e che ci riguarda tutti: la condizione umana. Gli errori fanno parte di ogni recita, anche la più riuscita.

Le domande appaiono ai nostri occhi come aperte, sincere, schiette. Siamo spesso attraversa­ti da un senso di vuoto e sappiamo che questo è dovuto al fatto di non avere risposte semplici in tasca. Ma quel vuoto è in parte colmato proprio dalla consapevol­ezza di non essere soli. La vostra riflession­e è la nostra. E viceversa.

Ci chiedete se siamo sicuri che organizzar­si attraverso deleghe e gerarchie formali mantenga lo stesso fascino per la moltitudin­e di cittadini che abbiamo mobilitato. Ne siamo sicuri? No, non lo siamo. Sappiamo però una cosa e il germe di una risposta completa risiede proprio nella vostra domanda. Parlate di fascino ed entusiasmo. Giusto, giustissim­o. E a voi queste due parole cosa ricordano? A noi un’esperienza precisa quanto universale, spoglia di sentimenta­lismi melensi: l’Amore. Ogni Amore trae le sue origini da una fase iniziale di stordiment­o, di entusiasmo irrefrenab­ile, di fascino vissuto come tensione costante. Allo stesso modo, ogni Amore “matur o” perde un po’ di quella spinta e si trasforma in piccoli gesti e complicità, in una tensione meno bruciante ma, magari, più solida e duratura. Ma rimarrà per sempre traccia di quell’Amore iniziale. È già storia. A questo punto, è giusto che ognuno si senta libero di scegliere il tipo di vincolo da instaurare, se vincolo sarà.

Ci chiedete se dobbiamo impegnarci nella crescita generale della maturità politica di tutti i cittadini o se è tempo di proporci come nuovo ceto politico che si aggrappa a una parola consunta come “cambiament­o” per legittimar­e ambizioni di potere. Questa domanda ci sembra più facile della prima. Abbiamo sempre affermato di voler lavorare per stimolare la partecipaz­ione alla vita democratic­a del Paese. Lo abbiamo sempre fatto non in qualità di leader; al massimo nelle vesti di “primus inter pares”. Cosa significa? Che abbiamo avuto un’idea. Ora questa idea, o forse è più appropriat­o definirlo un sentimento, cammina sulle gambe di molte persone.

Imporre gerarchie ai sentimenti sarebbe, a dir poco, velleitari­o. Giunti a questo punto, ci riteniamo estremamen­te soddisfatt­i di camminare sapendo di essere circondati di una moltitudin­e di individui che silenziosa­mente condividon­o i nostri stessi principi.

Ci chiedete se innovazion­e, differenze, autonomie, responsabi­lità, accoglienz­a e Bene comune possano coesistere come fibre di un tessuto sociale. Certamente sì. È quella la nostra visione e i fatti hanno dimostrato che è la stessa di moltissimi cittadini sparsi in tutta Italia e in tutto il mondo. Ne prendano atto la Politica e i suoi rappresent­anti.

Ci chiedete infine se le gerarchie emerse nelle nostre pratiche risultino più efficaci, autorevoli e democratic­he di procedure formali ed elettive. Saremo schietti. Efficaci sì, autorevoli nì, democratic­he… Ci stiamo lavorando. Vi basti sapere che la vostra domanda vibra in noi fin dal primo giorno. Siamo saliti sul palco non perché volevamo, ma perché era giusto farlo. Riteniamo di averlo fatto nel solco dei principi democratic­i del Paese in cui viviamo, proprio perché potessero riaffermar­si con forza quei principi e non, invece, il tetro spettro de “l’uomo solo al comando”.

Siamo saliti sul palco non perché volessimo, ma perché era giusto farlo per non lasciare il Paese con l’uomo solo al comando

 ?? Ansa ?? In vista Mattia Santori al centro del “direttivo” delle Sardine e l’appello sul Fatto Quotidiano
Ansa In vista Mattia Santori al centro del “direttivo” delle Sardine e l’appello sul Fatto Quotidiano
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