Ma i dem s’arroccano: “Avanti con De Luca”
Fumata nera Gli esponenti locali tengono duro sul governatore. Contrario Del Basso De Caro
Era
chiaro sin dall’arredamento dei luoghi. Un’ora prima di iniziare la direzione regionale del Pd chiamata a discutere di candidature e alleanze in Campania, sul tavolo della presidenza già erano sparpagliate le copie di “Un anno per la Campania”, volumetto propagandistico della giunta De Luca. La fotografia migliore di come sarebbe andata a finire.
Ieri il governatore uscente dem Vincenzo De Luca – assente, ma c’era il figlio deputato, Piero – ha ottenuto l’investitura di candidato ufficiale del Pd “da proporre al campo largo del centrosinistra”, sintesi del segretario campano Leo Annunziata vergata in una relazione scritta a mano.
E SE I 5 STELLE con il nome di Sergio Costa avevano provato in mattinata ad aprire una breccia, il Pd ha reagito con un arrocco. In dieci minuti di relazione pronunciata a braccio e messa nero su bianco al volo, durante una direzione a porte chiuse (“per evitare l’arrivo di truppe cammellate di deluchiani da Salerno” ha spiegato nei corridoi un dirigente napoletano dem), Annunziata ha messo sul tavolo una proposta e un percorso per tenere insieme “la rivendicazione del buon lavoro svolto in questi cinque anni” e uno spiraglio per il dialogo: una delegazione composta dal segretario regionale e dai cinque segretari provinciali per avere rapporti con chi intende stare in coalizione sulla base di un programma condiviso “perché a noi – ricorda Annunziata - non ci sfugge il quadro nazionale”.
La creazione di questa delegazione sarebbe “la novità politica della giornata” secondo il segretario del Pd di Napoli, Marco Sarracino, che invita il M5S “a cogliere questa opportunità e a sedersi a un tavolo quanto prima, già dopo le suppletive del 23 febbraio, per non consegnare la Campania a Salvini”. E ai più non sfugge che l’esito del voto per il collegio 7 di Napoli al Senato, dove il Pd si è alleato al movimento DemA del sindaco Luigi de Magistris lanciando il nome del giornalista Sandro Ruotolo, e il M5S ha preferito correre da solo con Luigi Napolitano, inciderà non poco sulle trattative.
Il documento di Annunziata è stato approvato al l’u nani mit à. Un’unanimità che contiene e nasconde sacche di dubbi e dissensi, di chi ritiene per ora doveroso ripartire da De Luca ma teme che ripuntare su di lui sia la pietra tombale di una ipotesi di intesa col M5S. Tra questi c’è l’area di minoranza che fa capo a Umberto Del Basso De Caro.
IERI il parlamentare di Benevento non c’era, ma ha mandato una lettera sul “tema non secondario delle alleanze” che lascia trasparire il suo nulla osta a Costa. Anche in chiave “anti Mastella”, per stoppare sul nascere un presunto inciucio tra De Luca e il sindaco: il governatore gli assicurerebbe tre consiglieri comunali dem nella sua nuova maggioranza in caso di ritiro delle dimissioni, Mastella in cambio sarebbe pronto a sostenerlo.
Lo spiraglio
Le trattative non sono escluse: creata una delegazione per sondare possibili alleanze