CAOS INAPP, PAGAMENTI IN RITARDO: MANCA IL DG
Al l’Inapp il caos regna sovrano. Da inizio dicembre l'Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche ( ex Isfol) è senza direttore ge nera le: l ’ e x numero uno Paola Nicastro è passata alla guida dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal) e il consiglio dell'Inapp non ha ancora nominato il successore. Il risultato è che l’attività di gestione dell’ente ha subito una battuta d’arresto. A essere maggiormente penalizzati sono i fornitori che scontano un rallentamento nei pagamenti e i ritardi nell'assegnazione di commesse per bandi già vinti. Le cifre in gioco non sono stellari. Almeno quelle sulle fatture da liquidare: poco più di 520mila euro. Ma la circostanza non è delle più piacevoli per il presidente, Sebastiano Fadda, arrivato in Inapp lo scorso 3 febbraio. I ritardi nella nomina del direttore generale rischiano infatti di far peggiorare la performance dell'Inapp nella tempestività nei pagamenti: secondo l'ultimo bilancio consolidato (2018), l'ente è riuscito a versare il dovuto ai fornitori in meno di 14 giorni contro i 30 previsti per legge. Un vero record per la pubblica amministrazione.
Nonostante la confusione, all'Inapp, che nel 2018 aveva due milioni di euro di debiti verso i fornitori, sono ottimisti: la procedura per scegliere il nuovo direttore è stata avviata da tempo e la nomina arriverà nel prossimo consiglio. Inoltre l'ente ha spiegato che sui 500mila euro da pagare ci sono “296mila euro bloccati a tutela di creditori dei fornitori, mentre il resto verrà pagato a breve”.
Per l'Inapp, la cifra “rappresenta una parte residuale dei pagamenti effettuati nel 2018, pari allo 0,48% dell’i n te r o ammontare liquidato (oltre 46 milioni, ndr)” ai fornitori. Per i quali però i pagamenti sono sostanziali per mandare avanti l'azienda.