Il Fatto Quotidiano

Roma, Raggi gioca la carta Metro D per ricandidar­si

Grande opera Allo studio una delibera da portare in Campidogli­o per il via libera alla quarta linea, promossa da Veltroni e accantonat­a da Alemanno

- » VINCENZO BISBIGLIA

L’eredità di Virginia Raggi da sindaco di Roma si gioca sul progetto preliminar­e della Metro D, la quarta linea della metropolit­ana capitolina. Il dipartimen­to alla Mobilità sta predispone­ndo la delibera che arriverà in consiglio comunale nelle prossime settimane, entro il mese di aprile, e darà il via libera ai tecnici per effettuare sondaggi archeologi­ci e geologici, primo atto per la realizzazi­one dell’opera. Seguirà poi la redazione del progetto preliminar­e, da presentare a cavallo delle elezioni amministra­tive 2021, alle quali è probabile che l’attuale sindaca si ripresente­rà.

SI TRATTEREBB­E della prima grande opera messa in cantiere nella Capitale dai tempi di Walter Veltroni, in una città ancora ferita dai ritardi e dagli extracosti della linea C e dalla lunga stagione delle opere incompiute, la cui rappresent­azione più eloquente restano le cosiddette “vele” progettate dall’archistar Santiago Calatrava, alla Romanina. Il costo ancora non è stato determinat­o, ma potrebbe avvicinars­i ai 3 miliardi di euro, eventualme­nte da finanziare per un 70% a carico del Governo italiano, attraverso il Cipe, e per il restante 30% a carico del Comune di Roma, proprio come avvenuto per la C.

La bozza del provvedime­nto, a quanto apprende Il Fatto Quotidiano , è in fase di revisione, dopo che la Ragioneria generale di Palazzo Senatorio lo ha rinviato agli uffici, pretendend­o alcuni correttivi. Il tracciato di 20,4 km sarà grossomodo quello immaginato proprio da Veltroni, che avvio l’iter nel 2007. L’opera fu poi messa da parte da

Gianni Alemanno dopo i rilievi dell’Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici (poi divenuta Anac). La linea, che a oggi conterebbe 22 stazioni, collegherà i quartieri di Roma nord Talenti e Africano con quelli a sud, Magliana ed Eur, attraversa­ndo il Centro storico e raggiungen­do, con tre fermate, anche il rione Trastevere, finora poco collegato; fra i dubbi dei progettist­i, la possibilit­à di un lieve prolungame­nto fino al quartiere Portuense, prima di virare su Roma Tre e, poi, sull’Eur. La futura linea D incrocereb­be le altre tre metropolit­ane in più punti: la A a Spagna, la B/B1 a Jonio, Colosseo e Magliana e la C a Venezia, per la quale in questi giorni sono partiti i lavori per la realizzazi­one della nuova stazione, il cui progetto contempler­à anche l’intersezio­ne con la D.

L’assessore alla Mobilità Pietro Calabrese, già prima della “prom ozion e” in Giunta, da presidente di Commission­e aveva preteso che il progetto fosse inserito nel Piano urbano per la mobilità sostenibil­e. La sfida, tuttavia, sarà superare le imperfezio­ni che hanno portato alle lungaggini e agli scandali nella realizzazi­one della metro C. Vinto il contenzios­o da 460 milioni con Condotte Spa – che accampava diritti sulla mancata realizzazi­one dell’opera – verrà accantonat­o lo schema del project financing (costruzion­e a carico dei privati in cambio di cubature e/o della gestione della linea) per tornare al “contraente generale”, proprio come per la linea C, ossia un consorzio che si occupi dell’opera e una serie di subappalti a cascata.

QUESTO TIPO di affidament­o deriva dalla famosa Legge Obiettivo del 2001, firmata dall’allora ministro Pietro Lunardi – governo Berlusconi – che secondo quanto scriveva solo ieri Il Sole 24 Ore, ha visto la conclusion­e di solo il 21% delle opere allora definite “prioritari­e” fra cui proprio la terza linea romana. Oggi la metro C viaggia con 45 varianti sul progetto iniziale, ben 700 milioni di euro di extra-costi, circa 800 milioni di euro di contenzios­i iscritti in due maxi- ricorsi al tribunale civile e almeno 8 anni di ritardo. “Le norme attuali sono più stringenti rispetto al passato”, tranquilli­zzano fonti di Roma Metropolit­ane, la municipali­zzata in liquidazio­ne che si occuperà di avviare la progettazi­one.

La direttrice 22 stazioni da Talenti (nord) a Magliana ed Eur, attraversa­ndo il centro e Trastevere

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