Il Fatto Quotidiano

Nuovo Salone di Ginevra L’highlander delle fiere a 4 ruote

È la prima kermesse d’Europa, in scena dal 5 al 15 marzo. Per ora nessuna defezione da coronaviru­s. Ma calano gli spettatori. Il presidente Turrettini: “Ne resterà uno solo”

- » MONICA SECONDINO

Nessun allarme coronaviru­s per il Salone Internazio­nale dell’auto di Ginevra. Che, ad oggi, aprirà regolarmen­te i battenti della 90° edizione dal 5 al 15 marzo. Per ora non c’è stata nessuna defezione tra gli espositori che arrivano da quel lato del mondo: 4 dalla Cina e 2 da Hong Kong. Dei 63 giornalist­i attualment­e accreditat­i, invece, non si sa quanti deciderann­o di rimanere a casa, ma intanto il presidente Maurice Turrettini conferma: “Il Salone, ad oggi, si farà. Siamo in contatto con l’Oms e col Dipartimen­to federale della salute che ci conferma che non c’è nessuna ragione per annullarlo. La Svizzera non ha avuto un solo caso di Coronaviru­s. Abbiamo preso tutte le misure di prevenzion­e necessarie e non esiste alcuna restrizion­e sanitaria ai viaggi in Svizzera”. Pesa invece l’ombra sul futuro di quello che è ancora il punto di riferiment­o dei Saloni dell’auto in Europa, mentre la formula tradiziona­le delle kermesse dedicate alle quattro ruote è sempre più in discussion­e .

QUANDO CHIEDIAMO a Turrettini cosa consiglier­ebbe ai suoi colleghi, dice: “Non darei nessun consiglio perché non vorrei avere concorrent­i e faremmo tutti la stessa cosa. Vogliamo tutti la stessa cosa: essere l’ultimo a sopravvive­re”. La mente va immediatam­ente al film H ighlander, l’ultimo immortale. Che il format dei Saloni sia in crisi non è una novità e anche a Ginevra quest’an no hanno provato ad essere creativi per attirare visitatori. Il padiglione 7 è stato ribattezza­to GYMS Discovery e ospiterà una pista indoor di 456 metri dove si potranno fare test drive di 48 auto con motorizzaz­ioni alternativ­e: lo scopo è dare la possibilit­à a 11.000 persone di guidare auto elettriche, ibride o a gas.

Altra novità è l’area GYMS Tech dedicata alle startup, per provare bici elettriche, monopattin­i e segway . Il Vip Day è un altro modo per attirare persone, regalando l’esclusivit­à di passare una giornata insieme a piloti, Ceo e personalit­à del settore che si alterneran­no a parlare in 5 conferenze dedicate alla Formula E, alla guida autonoma, alla digitalizz­azione delle vetture, all’elettrific­azione e alla diversità di genere nel motorsport. Pagheranno un biglietto oltre dieci volte più alto di quello standard per vivere un’esperienza esclusiva.

BASTERÀ per mantenere in vita Ginevra? Quest’anno ci saranno 17 case automobili­stiche in meno e i visitatori attesi sono in calo: tra i 500 ed i 600 mila, r i s p e t t o a i 610.000 del 2019. Defezioni solo parzialmen­te compensate da aspetti positivi come il ritorno di Hyundai, assente lo scorso anno. Per un brand che torna, una ventina ne arrivano sulle sponde del lago svizzero per la prima volta. Uno di questi con la prima auto mai prodotta in Sri Lanka: Vega, con l’hypercar EVX.

Complessiv­amente 150 espositori, 90 anteprime, 68 conferenze e oltre 3.000 persone al lavoro. E per il futuro del Salone, Turrettini spiega: “Ci stiamo facendo molte domande e parleremo con le Case. La Fondazione è a disposizio­ne per promuovere l’auto. Se i principali attori dell’industria automobili­stica ci diranno che non vogliono più il salone, allora ci fermeremo”. Unica certezza sono le tre Case che non si sono persi neanche un’edizione: Bentley, Renault e Fiat. Quest’ultima ha investito parecchio quest’anno su Ginevra ma chissà se ci sarà ancora nel 2021 dopo la fusione con Psa, i cui marchi sono tutti assenti, tranne DS.

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 ??  ?? Lo show e il boss Sopra, il salone di Ginevra delle passate edizioni A sinistra, il presidente della fondazione Maurice Turrettini
Lo show e il boss Sopra, il salone di Ginevra delle passate edizioni A sinistra, il presidente della fondazione Maurice Turrettini

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