Il Fatto Quotidiano

BEPPE, CONVOCA UN’ASSEMBLEA CON I CITTADINI

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Caro Beppe, diversi giorni fa hai pubblicato sul tuo blog un

post che ha catturato la nostra attenzione: nel tuo articolo “Il re dei Ratti” hai acceso i riflettori sull’urgenza di rinnovare la nostra democrazia, l’unica seria attività umana tagliata fuori dall’innovazion­e, sperimenta­ndo così nuovi modelli basati sul sorteggio dei cittadini. La tua proposta non poteva che trovarci d’accordo, e come gruppo di cittadini e attivisti abbiamo un messaggio per te. Il 20 dicembre scorso, abbiamo depositato presso la Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che va proprio nella direzione che hai descritto ne ll ’ articolo: superare la crisi della democrazia rappresent­ativa elettiva, affidando il dibattito sulle grandi sfide del nostro tempo a un’Assemblea di cittadini estratti a sorte in modo da rappresent­are l’intera popolazion­e.

È IL MODELLO delle Citizens’ Assembly, che da oltre un decennio si moltiplica­no in tutto il mondo: cittadini sorteggiat­i in base a specifici criteri, che col supporto di esperti studiano, dibattono e decidono su questioni di interesse generale, dove la politica elettorale non riesce a dare soluzioni adeguate. Se vogliamo realizzare il nostro comune obiettivo di portare questo modello di democrazia in Italia, una strada c’è, e abbiamo cominciato a tracciarla. Il primo grande tema su cui chiediamo di convocare un’Assemblea dei Cittadini è quello de ll ’ ambiente: sul modello di Francia e Gran Bretagna, vogliamo che la prima assemblea dei cittadini si concentri proprio sulle misure da intraprend­ere contro la crisi climatica, l’emergenza su cui occorre intervenir­e subito. Abbiamo costituito un Comitato Promotore di cittadini per la democrazia a sorte, dopo aver organizzat­o a luglio scorso un seminario a Roma con alcuni tra i mas

simi esperti e attivatori di Citi

zens’ Assembly in Europa, tra cui l’associazio­ne G1000, che citi nel tuo blog. C’erano, infatti, la leader belga Cato Léonard, il politologo David Leonard, ideatore delle assemblee che in Irlanda hanno permesso di legalizzar­e l’aborto e i matrimoni egualitari. Gli atti del seminario sono raccolti nel libretto C itizens’ Assembly, una risposta alla crisi della democrazia

elettorale, disponibil­e gratuitame­nte online come contributo di conoscenza e approfondi­mento per tutti i cittadini. Facendo tesoro di questa esperienza e prendendo ispirazion­e dalle migliori pratiche internazio­nali, abbiamo redatto e depositato in Cassazione la nostra proposta di legge di iniziativa popolare. Oggi stiamo preparando la campagna insieme al mondo degli attivisti per l’ambiente: alcuni strikers di Fridays

for Futuree attivisti di Extinction Rebellion si sono uniti alla proposta e organizzer­anno i primi banchetti di raccolta firme in tutta Italia con noi a partire dal mese di marzo. Ciliegina sulla torta, questa proposta di legge ha anche raccolto l’appoggio di David van Reybrouck, tra i fondatori del G1000 e autore del best-seller internazio­nale Contro

le elezioni. Insomma Beppe, cosa ne diresti di dare attraverso il tuo blog aiuto e supporto per far conoscere questa proposta di legge? O meglio ancora, diventare insieme a noi uno dei promotori di una grande campagna popolare per l’introduzio­ne delle Assemblee dei Cittadini? La strada è chiara: uno strumento di democrazia diretta come le leggi di iniziativa popolare per introdurre nuove forme di esercizio della sovranità popolare, basate sulla sorte. Proviamoci!

Marco Cappato Elisabetta Confaloni – Extinction Rebellion Roma Virginia Fiume – Eumans Lorenzo Mineo – Democrazia Radicale Leonardo Monaco – Certi Diritti Samuele Nannoni – Oderal prof. Alessandro Pluchino prof. Andrea Rapisarda Mario Staderini Francesca Travaglino – Fridays For Future Roma

APPELLO A GRILLO

Sul modello di Francia e Gran Bretagna, subito una proposta su ambiente e crisi climatica, per una vera democrazia dal basso

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