Il Fatto Quotidiano

Maschere, uomini e topi (vivi): tutte le boiate leghiste

Gli amministra­tori leghisti ne sparano di tutti i colori sul virus: i roditori di Zaia, il Carnevale di Fontana e le follie di sindaci e peones

- » TOMMASO RODANO

Di fronte a un’em e rgenza, lo sanno tutti, escono fuori i veri statisti, si mettono da parte le divisioni e si lavora insieme per uscire dai guai. È così, no? Guardate l’Italia del Coronaviru­s: tutti contro tutti, uomini con la mascherina, interventi pubblici sui cinesi mangiatori di topi, proclami apocalitti­ci, isteria generale.

La sindrome della boiata – virus potentissi­mo – ha colpito soprattutt­o a nord: sindaci, governator­i, amministra­tori locali, consiglier­i. È il festival della sparata padana. Un’epidemia da bestiario.

CUCINA ETNICA. “Sapete perché in una settimana noi abbiamo solo 116 casi positivi e ne abbiamo solo 28 in ospedale? L’igiene che ha il nostro popolo, i veneti e i cittadini italiani, la formazione culturale che abbiamo, è quella di farsi la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani, di un regime di pulizia personale particolar­e. Anche l’alimentazi­one, le norme, il frigorifer­o, le date di scadenza... Che c’entra? C’entra perché è un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi o questo genere di cose”. La sobria dichiarazi­one del governator­e del Veneto Luca Zaia ha fatto il giro del mondo. L’ambasciato­re di Pechino si è detto “offeso” e “basito”. Ieri quindi Zaia ha tentato una goffa marcia indietro: “Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso”. Lui non è razzista, si è vantato anzi di aver inaugurato personalme­nte il primo ristorante cinese nel trevigiano, che però “usava prodotti locali e cucinava a vista”. Ma il dettaglio più divertente è che lo stesso Zaia il 26 novembre 2018 scriveva questo su Facebook: “Topi messi ad essiccare a Belluno durante ‘ l’an de la fam’, l’anno della fame. Questa straordina­ria immagine è esposta, insieme a moltissime altre, nella straordina­ria mostra su Belluno durante la Prima guerra mondiale. #Venetodaam­are”. Segue appunto fotografia di un mucchio di topi “edibili” che hanno sfamato il povero popolo veneto.

L’UOMO MASCHERATO. L’altra più celebre fotografia della sobrietà leghista al Nord è quella del governator­e lombardo Attilio Fontana che indossa una mascherina sanitaria, con la stessa grazia con cui Mario Balotelli si infila un fratino da calcio. È lo stesso Fontana che invita alla calma: “Niente panico. Il nostro lavoro prosegue con realismo e concretezz­a”. Come non dargli credito?

RIFIUTI UMANI. Saggio e misurato il consiglier­e regionale di centrodest­ra, Niccolo Fraschini ( senza accento sulla “o”) su Facebook : “Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicam­ente vive in mezzo all’immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonat­i. Da queste persone non accettiamo lezioni di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi”. Un vero signore, un uomo di una pulizia morale...

ED È SUBITO STRAGE. Il sindaco di Saronno (Varese) si è avventurat­o in una stima sul rischio dei mortalità nel suo comune. Non proprio accurata: “La città di Saronno ha poco meno di 40mila abitanti e qualora, nel caso peggiore, venissero tutti contagiati, stando al 3% di decessi, avremmo 1.200 decessi”. La peste in confronto era una gita di salute.

ORGOGLIO PADANO Sono in tanti, secessioni­sti fino all’altro ieri, ad essersi profondame­nte offesi per l’improvvisa “chiusura dei confini” delle altre regioni ai padani “migranti” a causa del virus. Per esempio Fabio Altitonant­e, consiglier­e lombardo di recente tornato in libertà dopo i guai per l’inchiesta sulle tangenti regionali, ha vergato su Facebok questo grido di dolore: “Mila

L’igiene che ha il nostro popolo veneto è un fatto culturale

I cinesi li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi o questo genere di cose

I SORCI VERDI DI ZAIA/1

Topi messi ad essiccare a Belluno durante l’anno della fame, nella Prima guerra mondiale. Un’immagine straordina­ria

I SORCI VERDI DI ZAIA/2

no e la Lombardia si sono sempre dimostrate generose con i cittadini delle regioni del Sud Italia. Quanti sono venuti qua per curarsi? Adesso qualche politicant­e cialtrone vuole chiudere i ‘confini’ con le regioni del Nord... vergogna!”. E ancora: “Siamo alle comiche... Qualcuno ci diceva che non potevamo bloccare le frontiere, ma ora siamo noi i respinti”. Il contrappas­so.

CHAMPAGNE! In Lombardia c’è anche l’ex berlusconi­ana Silvia Sardone, ora passata alla Lega. Non le manca il senso delle priorità. Su Facebook denuncia uno degli effetti collateral­i di questa brutta faccenda del virus: “I francesi vogliono boicottare il prosecco!”.

LA SVOLTA! Il consiglier­e lombardo (e leghista) Simone Giudici ha la soluzione alla crisi: “In questa fase difficile per la Lombardia, il sindaco Sala faccia di tutto per portare a Milano il tribunale dei brevetti”. Poi sarà tutto in discesa.

CHIUDETE TUTTO! Il leghista veneto Fabrizio Boron polemizza con Conte: “La responsabi­lità è sua perché non ha chiuso porti e aeroporti 25 giorni fa, merita solo una risposta! SEI INUTILE!”. Traffico aereo, traffico navale... e che invece le strade le lasciamo aperte?

INFERMIERE­EE. La consiglier­e lombarda Federica Epis ha un alto senso delle istituzion­i e dell’unità nazionale: “Quale Governo può insegnarci come dobbiamo agire, quando finora abbiamo fatto tutto da soli??!! Se serve un’ambulanza andiamo a prenderlo subito...”. Con foto del presidente del Consiglio. È un bel clima.

Tanta fantasia

C’è chi vuole chiudere porti e aeroporti, chi pensa ai brevetti e chi al prosecco

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Ansa Governator­i Luca Zaia, presidente del Veneto, e Attilio Fontana, governator­e della Lombardia
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