Maschere, uomini e topi (vivi): tutte le boiate leghiste
Gli amministratori leghisti ne sparano di tutti i colori sul virus: i roditori di Zaia, il Carnevale di Fontana e le follie di sindaci e peones
Di fronte a un’em e rgenza, lo sanno tutti, escono fuori i veri statisti, si mettono da parte le divisioni e si lavora insieme per uscire dai guai. È così, no? Guardate l’Italia del Coronavirus: tutti contro tutti, uomini con la mascherina, interventi pubblici sui cinesi mangiatori di topi, proclami apocalittici, isteria generale.
La sindrome della boiata – virus potentissimo – ha colpito soprattutto a nord: sindaci, governatori, amministratori locali, consiglieri. È il festival della sparata padana. Un’epidemia da bestiario.
CUCINA ETNICA. “Sapete perché in una settimana noi abbiamo solo 116 casi positivi e ne abbiamo solo 28 in ospedale? L’igiene che ha il nostro popolo, i veneti e i cittadini italiani, la formazione culturale che abbiamo, è quella di farsi la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani, di un regime di pulizia personale particolare. Anche l’alimentazione, le norme, il frigorifero, le date di scadenza... Che c’entra? C’entra perché è un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi o questo genere di cose”. La sobria dichiarazione del governatore del Veneto Luca Zaia ha fatto il giro del mondo. L’ambasciatore di Pechino si è detto “offeso” e “basito”. Ieri quindi Zaia ha tentato una goffa marcia indietro: “Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso”. Lui non è razzista, si è vantato anzi di aver inaugurato personalmente il primo ristorante cinese nel trevigiano, che però “usava prodotti locali e cucinava a vista”. Ma il dettaglio più divertente è che lo stesso Zaia il 26 novembre 2018 scriveva questo su Facebook: “Topi messi ad essiccare a Belluno durante ‘ l’an de la fam’, l’anno della fame. Questa straordinaria immagine è esposta, insieme a moltissime altre, nella straordinaria mostra su Belluno durante la Prima guerra mondiale. #Venetodaamare”. Segue appunto fotografia di un mucchio di topi “edibili” che hanno sfamato il povero popolo veneto.
L’UOMO MASCHERATO. L’altra più celebre fotografia della sobrietà leghista al Nord è quella del governatore lombardo Attilio Fontana che indossa una mascherina sanitaria, con la stessa grazia con cui Mario Balotelli si infila un fratino da calcio. È lo stesso Fontana che invita alla calma: “Niente panico. Il nostro lavoro prosegue con realismo e concretezza”. Come non dargli credito?
RIFIUTI UMANI. Saggio e misurato il consigliere regionale di centrodestra, Niccolo Fraschini ( senza accento sulla “o”) su Facebook : “Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicamente vive in mezzo all’immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonati. Da queste persone non accettiamo lezioni di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi”. Un vero signore, un uomo di una pulizia morale...
ED È SUBITO STRAGE. Il sindaco di Saronno (Varese) si è avventurato in una stima sul rischio dei mortalità nel suo comune. Non proprio accurata: “La città di Saronno ha poco meno di 40mila abitanti e qualora, nel caso peggiore, venissero tutti contagiati, stando al 3% di decessi, avremmo 1.200 decessi”. La peste in confronto era una gita di salute.
ORGOGLIO PADANO Sono in tanti, secessionisti fino all’altro ieri, ad essersi profondamente offesi per l’improvvisa “chiusura dei confini” delle altre regioni ai padani “migranti” a causa del virus. Per esempio Fabio Altitonante, consigliere lombardo di recente tornato in libertà dopo i guai per l’inchiesta sulle tangenti regionali, ha vergato su Facebok questo grido di dolore: “Mila
L’igiene che ha il nostro popolo veneto è un fatto culturale
I cinesi li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi o questo genere di cose
I SORCI VERDI DI ZAIA/1
Topi messi ad essiccare a Belluno durante l’anno della fame, nella Prima guerra mondiale. Un’immagine straordinaria
I SORCI VERDI DI ZAIA/2
no e la Lombardia si sono sempre dimostrate generose con i cittadini delle regioni del Sud Italia. Quanti sono venuti qua per curarsi? Adesso qualche politicante cialtrone vuole chiudere i ‘confini’ con le regioni del Nord... vergogna!”. E ancora: “Siamo alle comiche... Qualcuno ci diceva che non potevamo bloccare le frontiere, ma ora siamo noi i respinti”. Il contrappasso.
CHAMPAGNE! In Lombardia c’è anche l’ex berlusconiana Silvia Sardone, ora passata alla Lega. Non le manca il senso delle priorità. Su Facebook denuncia uno degli effetti collaterali di questa brutta faccenda del virus: “I francesi vogliono boicottare il prosecco!”.
LA SVOLTA! Il consigliere lombardo (e leghista) Simone Giudici ha la soluzione alla crisi: “In questa fase difficile per la Lombardia, il sindaco Sala faccia di tutto per portare a Milano il tribunale dei brevetti”. Poi sarà tutto in discesa.
CHIUDETE TUTTO! Il leghista veneto Fabrizio Boron polemizza con Conte: “La responsabilità è sua perché non ha chiuso porti e aeroporti 25 giorni fa, merita solo una risposta! SEI INUTILE!”. Traffico aereo, traffico navale... e che invece le strade le lasciamo aperte?
INFERMIEREEE. La consigliere lombarda Federica Epis ha un alto senso delle istituzioni e dell’unità nazionale: “Quale Governo può insegnarci come dobbiamo agire, quando finora abbiamo fatto tutto da soli??!! Se serve un’ambulanza andiamo a prenderlo subito...”. Con foto del presidente del Consiglio. È un bel clima.
Tanta fantasia
C’è chi vuole chiudere porti e aeroporti, chi pensa ai brevetti e chi al prosecco