STOP AL CALCIO ALLA FINE DECIDE LA JUVE
Oggi niente Juve-Inter, mercoledì nello stesso stadio però si gioca Juve-Milan (senza tifosi ospiti) e domenica prossima forse si torna a porte chiuse, visto che il governo intende prolungare lo stop e l’Inter non può più saltare gare. Il caos Coronavirus nel calcio diventa farsa: la Serie A ha rinviato all’ultimo momento 5 partite della 26° giornata. Compresa Juventus-Inter, sfida scudetto rinviata a maggio quando rischia di non esserlo più. Il ribaltone si è consumato tra venerdì e sabato, non si sa bene ad opera di chi. Non del governo, col ministro Spadafora che ha sottolineato come sia una “decisione autonoma” del pallone. Ma nemmeno della Figc, che ha fatto giocare la Serie B. La firma ce l’ha messa la Lega Serie A, allo sbando, divisa, che all’incontro cruciale si è presentata senza presidente (Dal Pino è all’estero...). La Juve di Agnelli voleva aprire lo stadio, quando il governo ha detto no ecco il colpo di mano del rinvio. L’unica preoccupazione è ridurre il danno economico e d’immagine. A costo di sacrificare la regolarità del campionato. Le partite si recuperano il 13 maggio, la finale di Coppa Italia slitta al 20 (e forse a Milano, visto che l’Olimpico non è disponibile per gli Europei), Inter-Samp resta senza data. La Lega, per trovarla, deve sperare che i nerazzurri siano eliminati in Europa. Intanto la Lazio è prima. (