Il Fatto Quotidiano

Il runner Gallera adesso corre anche dietro a Sala

Milano L’assessore lombardo alla Sanità ha evitato gaffe (e risposto per le rime a Conte): in Forza Italia già lo vedono candidato sindaco

- » GIANLUCA ROSELLI

C’è

stato un momento, nel pieno dell’emergenza, in cui ha avuto il tempo di farsi una risata. Parliamo di Giulio Gallera, l’assessore lombardo alla Sanità. È successo alla conferenza stampa di giovedì scorso, sempre sul Covid-19, quando il governator­e Attilio Fontana gli ha mostrato un messaggino d’i nc or ag gi amento di Matteo Renzi. “Mi ha scritto anche Renzi…”, dice Fontana. “Siamo arrivati proprio… È più forte l’odio di Renzi per Conte…”, risponde Gallera, sorridendo. Un momento d’ilarità durante giornate drammatich­e. Da cui, però, l’assessore lombardo è uno di quelli che sta uscendo meglio. Almeno in quel di Milano, dove abbiamo visto Fontana, appunto, protagonis­ta della gaffe della mascherina, che ha terrorizza­to mezzo mondo. E Beppe Sala sorprenden­temente in affanno, incerto sulla strategia da seguire. Un passo indietro, invece, c’è lui, Gallera. Al contrario sicurissim­o di sé. Al punto da rispondere a brutto muso a Giuseppe Conte s ul l’ospedale di Codogno. “Parole inaccettab­ili da parte di una persona ignorante”, ha replicato l’assessore.

COSÌ, IN FORZA ITALIA, dagli scranni di Regione Lombardia fin lassù, tra le colline di Arcore, si è cominciato a dire: “Però, questo Gallera... ma se lo candidassi­mo a sindaco…?”. Ovvero come sfidante di Beppe Sala, il sindaco che al momento è una macchina da guerra. Secondo un recente sondaggio, piace al 69% dei milanesi. Ma dopo il Coronaviru­s sarà ancora così? L’ipotesi è più di una suggestion­e. Certo, bisognerà attendere la fine dell’emergenza, ma finora Gallera è riuscito in un’impresa non da poco: oscurare l’uomo che piace a tutti, Sala per l’appunto. “Fare il sindaco di Milano è il suo sogno nel cassetto. E se la potrebbe anche giocare…”, osserva Alessandro Cattaneo, altro punto di riferiment­o dei forzisti lombardi. “Giulio ha coraggio e visione. E poi è uno che approfondi­sce, studia e ascolta. Non è cosa da poco”, il giudizio dell’azzurra Valentina Aprea, che ha lavorato con lui nella giunta di Roberto Maroni.

E dire che l’estate scorsa Gallera stava per lasciare Fi. Il

suo malcontent­o contro il vertice era noto. Con Paolo Romani, Giovanni Toti e Mara Carfagna era in prima linea nel reclamare un cambiament­o. Quando Toti decide la scissione, era già con lui, salvo ripensarci al l’ultimo minuto. Ma la sua frustrazio­ne non si è sopita. Come dimostra un durissimo scontro avuto di recente col neo coordinato­re lombardo Massimilia­no Salini, che avrebbe chiesto la sua testa. Di rimando, non facili sono i suoi rapporti con Mariastell­a Gelmini, plenipoten­ziaria lombarda per oltre un decennio, che invece di Salini è grande sponsor. Tra i fondatori di Fi in Lombardia a metà anni Novanta, Gallera, che viene dai giovani liberali, nei lunghi anni a Palazzo Marino veniva sempre visto come una promessa mancata, un en fa nt prodige destinato a restare tale. “È un po’ scialbo, gli manca il carattere”, si diceva di lui. È in Regione, invece, che trova la sua dimensione, prima con Maroni (sfruttando anche i guai giudiziari di Mario Mantovani) e poi con Fontana. Alle ultime regionali, nel marzo 2018, è stato il più votato con 11.700 preferenze.

TRA GLI OSTACOLI sul suo cammino, però, c’è soprattutt­o la Lega. Che dovrà essere disposta, nel caso, a cedere il candidato milanese. Con grande scuorno di Matteo Salvini: Milano è la sua città, il suo pallino, e vorrebbe provare a conquistar­la con un candidato leghista. Ma Beppe Sala resta fortissimo e per avere una qualche possibilit­à “ci vuole tutto tranne che un leghista, perché Marco Formentini è stato un lampo, poi in città la Lega non ha più toccato palla…”, dicono gli azzurri. Sarà Gallera a correre? Chissà. Per adesso corre per davvero: è un runner esperto e la prossima maratona cui parteciper­à sarà il 3 maggio, a Praga. Covid-19 permettend­o.

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In t-shirt Il sindaco Beppe Sala su Instagram con la maglia “Milano non si ferma”
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LaPresse Il più votato Alle ultime elezioni: 11.722 preferenze. Giulio Gallera, milanese, ha 51 anni ed è di Forza Italia

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