Gli americani vanno via ma la pace è ancora lontana
Il patto di Doha Gli Usa restano con un piccolo contingente, i mujahidin si impegnano a dialogare con Kabul, mollare al Qaeda e opporsi all’Isis
Adesso nessuno si aspetti che in Afghanistan scoppi la pace, dopo quasi 19 anni di guerra e lutti, centinaia di migliaia di vittime, militari, insorti, soprattutto civili. Anzi, c’è da temere che i nemici dell’intesa ieri siglata tra americani e talebani – e ce ne sono molti, in tutti i campi – rendano esplicito il loro dissenso con agguati e attentati: le città e le campagne dall’Afghanistan resteranno uno dei posti meno sicuri al mondo. L’accordo finalmente firmato a Doha, dopo vari rinvii e rialzi della tensione drammatici, a negoziati in corso, prospetta il definitivo ritiro dell’Afghanistan delle truppe Usa, che entrarono nel Paese, allora in mano ai talebani, che proteggevano al Qaeda, nell’ottobre 2001, dopo l’attacco all’America dell’11 Settembre.
CON I MILITARI statunitensi, se ne andrà pure il contingente internazionale Nato, cui l’Italia dà un contributo essenziale. Il patto di Doha, subito definito “storico” dall’amministrazione statunitense, impegna Washington a ritirare le proprie truppe entro 14 mesi e a cominciare a farlo subito, riducendo il contingente da 14 mila a 8.600 uomini. L’intesa prevede anche uno scambio di prigionieri.
A riprova della diffidenza che persiste fra americani e talebani, il segretario di Stato
Mike Pompeo ha avvertito che gli Stati Uniti “non esiteranno ad annullare l’accordo” appena concluso se i ribelli non rispetteranno a loro volta i loro impegni in tema di sicurezza: devono rompere con al Qaeda, ancora presente sul territorio afghano, insieme a miliziani dell’Isis in rotta da Iraq e Siria; e avviare, entro il 10 marzo, negoziati di pace con il governo di Kabul, rimasto estraneo alla trattativa andata ora in porto e condotta, per parte americana, dall’ambasciatore Zalmay Khalilzad. Nell’ultimo anno, l’intesa era parsa a più riprese vicina. In agosto, i talebani doveva addirittura essere ricevuti da Donald Trump a Camp David. Ma qualcosa era sempre andato storto in extremis. In una dichiarazione diramata ancor prima della firma, Trump e
IL 7 OTTOBRE 2001 è iniziata la guerra contro i Talebani: prima combattuta dall’Alleanza del Nord, poi dalla coalizione Usa-Nato
La scheda
IN 19 ANNI 100 mila fra i civili sono rimasti uccisi o feriti Morti in combattimento circa 3500 soldati della coalizione fra cui 53 italiani