Il Fatto Quotidiano

L’Ue boccia Gentiloni sui soldi all’aeroporto

Procedura d’infrazione per il decreto del vecchio governo che favorì l’opera

- » GIACOMO SALVINI

Non solo i giudici amministra­tivi del Tar e del Consiglio di Stato. Adesso la pietra tombale sul progetto renziano del nuovo Aeroporto di Firenze arriva addirittur­a da Bruxelles: il commissari­o europeo all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkeviciu­s, nei giorni scorsi ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per il decreto legislativ­o 104/2017 approvato dal governo Gentiloni – con Renzi azionista di maggioranz­a – che in molti avevano considerat­o una norma ad aeroportum in quanto velocizzav­a le procedure di Valutazion­e di Impatto Ambientale (Via) per le grandi opere.

Ed è stata proprio la “Vi a” sull’aeroporto di Firenze che, prima l’estate scorsa e poi a inizio febbraio, i giudici amministra­tivi hanno sonorament­e bocciato bloccando per i prossimi anni (per non dire decenni) l’ampliament­o dello scalo voluto da Matteo Renzi e dal suo giglio magico. “L’a mp li am en to dell’aeroporto di Firenze era l’unica grande opera pubblica che ha beneficiat­o della nuova norma – spiega al Fatto Gianfranco Ciulli, presidente dell’Associazio­ne contraria allo scalo ‘Vita, Ambiente e Salute’– e per questo abbiamo fatto ricorso all’Ue”. Il decreto legislativ­o approvato nel 2017 recepiva una direttiva, la 2014/52, dell’Unione europea proprio in tema di Via ma, secondo il commissari­o europeo, questo è stato fatto introducen­do

“un elemento di discrezion­alità” e “non previsto nella direttiva”: tra questi l’impossibil­ità dei cittadini di leggere integralme­nte i progetti delle grandi opere, compreso le sue integrazio­ni successive, e anche di presentare eventuali osservazio­ni con le possibili contro deduzioni.

PER QUESTO l’associazio­ne “No Aeroporti” Vas ha fatto ricorso alla Direzione Generale dell’Ambiente Ue che ha dato ragione agli ambientali­sti aprendo la procedura d’infrazione perché, si legge nel comunicato di risposta, “si pone un problema di conformità della normativa italiana di recepiment­o della direttiva”. “Non si pensi che la partecipaz­ione dei cittadini sia una questione di poco conto – continua Ciulli – la trasparenz­a della Pubblica amministra­zione è uno dei principi cardini della nostra

Cos tituz ione ”. Adesso, come prevede la legge europea, il governo italiano ha 60 giorni per adeguarsi al diritto dell’Unione correggend­o il decreto legislativ­o e a quel punto la commission­e deciderà la questione di nuovo: se sarà sanato il vizio normativo non ci saranno ulteriori conseguenz­e mentre, in caso contrario, potrebbe arrivare una multa da Bruxelles. “Mi sembra una cosa fuori dal normale che noi cittadini riusciamo a capire quali siano le regole da rispettare per le opere pubbliche e non lo sappia chi è preposto a farlo: come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso si azzecca”. Nel frattempo Toscana Aeroporti spa (presieduta dal braccio destro di Renzi, Marco Carrai), il sindaco di Firenze Dario Nardella e la Regione Toscana hanno detto di voler “andare avanti con l’opera” recependo la sentenza dei giudici mentre il senatore di Scandicci Matteo Renzi nei giorni scorsi ha annunciato di voler presentare un decreto per superare “i ricorsi assurdi” e che preveda la nomina di un commissari­o ad hoc sul modello di Expo 2015.

Così facendo sfiderà nuovamente la maggioranz­a di governo visto che ilM5S è da sempre contrario all’opera e ha esultato dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Non solo: nei giorni scorsi anche il candidato governator­e, Eugenio Giani, ha più volte glissato sull’argomento per non spaccare le forze di centrosini­stra che lo sostengono in vista delle elezioni di maggio. “Sull’aeroporto è stata messa una pietra – conclude Ciulli – solo l’utopia del senatore di Rignano può portare a queste idee strampalat­e. Se ci fosse un po’ di correttezz­a, la politica dovrebbe prendere atto delle sentenze dei giudici e della procedura di infrazione europea, chiedere scusa e ripartire con opere più sostenibil­i per la Toscana”.

Le reazioni

Il sindaco Nardella però non si ferma e va avanti Il candidato dem Giani non vuole esprimersi

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