“L’Europa adesso ci aiuti davvero”
Il viceministro al Tesoro: “Cantieri senza vincoli, come a Genova”
In un pomeriggio romano di pioggia e ansie, la 5Stelle che si occupa dei conti pubblici prova a tamponare: “Sono appena uscita dall’ufficio del ministro Gualtieri, facciamo riunioni di continuo”. Ma la viceministra all’Economia, Laura Castelli, sa quanto sia stato agitato il fine settimana di Pd e M5S, con Gualtieri a promettere un nuovo decreto da 3,6 miliardi e il segretario dem Zingaretti che ieri mattina ha visto le parti sociali. E dall’altra parte loro, i 5Stelle, a diffondere rabbia contro le presunte “fughe in avanti” dei democratici.
Perché l’attivismo del Pd vi ha fatto così arrabbiare? Temete che voglia prendere il timone del governo?
Con i dem abbiamo sempre lavorato bene quando abbiamo lavorato assieme. Certe accelerazioni solitarie non fanno il bene del governo. Incontrare le parti sociali rientra nelle prerogative di un segretario di partito. Le incontrerà anche il presidente del Consiglio Conte, in un appuntamento che era già fissato da giorni.
Insisto: perché il Pd ha fatto annunci e organizzato incontri?
Perché c’è una forte richiesta di risposte da parte dei settori produttivi e dalle parti sociali del Paese. Ed è assolutamente comprensibile. Sembrate marciare divisi. Stasera voi 5Stelle avete fatto il punto sul nuovo decreto separatamente. Fare una riunione politica è molto diverso dall’incontra
re le parti sociali. Ma ripeto, in queste ore stiamo lavorando come governo per varare il nuovo decreto entro questa settimana.
Gualtieri ha parlato di un decreto da 3,6 miliardi. Per alcuni dei suoi colleghi del M5S, anche di governo, sono pochi. Lei che ne pensa? È prematuro dare cifre. Stiamo ancora raccogliendo dati sui danni prodotti dal virus alla nostra economia. Soprattutto, bisogna capire quali misure si vogliono fare e quali effetti ci si aspetta.
Il ministro però su Repub
blica una cifra l’ha data, e voi del M5S non avete affatto gradito.
Sarà stato il frutto di interlocuzioni informali che ha avuto a livello europeo. Ma ripeto, il punto è quali misure applicare, e poi se e quanta flessibilità ci concederà la Ue.
Su questo aspetto Gualtieri, ex presidente della Commissione per i problemi economici e monetari della Ue, sembra ottimista.
Io credo che la Ue ci concederà spazi di manovra perché il coronavirus riguarda anche altri Paesi europei, quindi questa crisi va affrontata in modo globale. Nei prossimi giorni ci sarà un coordinamento europeo su come affrontarla. Peccato però che l’Europa non abbia ascoltato l’Italia in occasione delle due precedenti manovre, quando chiedevamo flessibilità per agire contro i danni del dissesto idrogeologico o per gestire l’immigrazione.
Ci sono dei parametri da rispettare nelle trattative, le risponderebbero.
Quando ad avere problemi era solo il nostro Paese, la Ue non ha mostrato la stessa sensibilità che si sta vedendo ora. Auspico che l’Europa agisca da comunità anche al di fuori di casi di epidemie, per esempio per prevenire crisi economiche consentendo spese per investimenti.
Prima parlavamo della riunione serale tra voi del Movimento. Quali misure vorreste nel nuovo decreto?
Innanzitutto bisogna rafforzare la tutela della salute dei cittadini, quindi servono nuove assunzioni per medici, infermieri e ricercatori.
Poi vanno aiutate le imprese, così da scongiurare licenziamenti. Serve l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, e va rafforzato il fondo per il sostegno alle piccole e medie imprese.
L’Italia è ferma, accusano le opposizioni: soprattutto sui cantieri, sostiene anche una forza di maggioranza come Italia Viva. E lo pensano anche diversi 5Stelle del Nord.
Il Paese non è affatto fermo, gli ultimi dati dell’Istat lo dimostrano. Detto questo, vareremo norme per snellire le procedure e velocizzare i lavori, sul modello di quanto fatto a Genova per ricostruire il ponte Morandi. Bisogna accelerare sulla legge speciale sui cantieri a cui stiamo già lavorando come M5S.
Glielo richiedo: 3,6 miliardi possono davvero bastare?
Di certo se fosse necessario un investimento maggiore il Movimento sarà pronto per fare tutto ciò serve.
I dissidi con i dem? Le accelerazioni solitarie non fanno bene al governo Aiutiamo le imprese con fondi ed esoneri dai contributi per evitare licenziamenti