Il Fatto Quotidiano

Sanità, il virus ha piegato le decantate eccellenze

Politiche In crisi il sistema lombardo, veneto ed emiliano: tre Regioni che non si sono sottratte ai tagli generali alla spesa

- » NATASCIA RONCHETTI

Non

solo diminuzion­e dei posti letto: i tagli alla spesa sanitaria stanno dissanguan­do gli ospedali italiani. Tra il 2009 e il 2018 sono venuti a mancare all’appello, per il blocco del turn over, oltre 7.700 medici e più di 12 mila infermieri. E da qui al 2025 – stime del sindacato dei medici Anaao – ci sarà una carenza di 17.800 specialist­i, mentre già adesso servirebbe­ro quasi 22 mila infermieri in più. Una débâcle. Ma la novità è che questo non riguarda solo le regioni storicamen­te sofferenti. L’emergenza coronaviru­s sta mettendo a nudo le fragilità di sistemi sanitari considerat­i fino ad ora delle eccellenze. Proprio come quelli di Lombardia, Veneto, ed Emilia Romagna, vale a dire le aree più colpite dall’epidemia.

Regioni che non si sono sottratte, con le loro competenze, alla politica di stime al ribasso ( come denunciano i medici) dei fabbisogni di personale sanitario; che sulla scia della razionaliz­zazione hanno cancellato piccoli presidi (in totale, a livello nazionale, sono stati chiusi 115 ospedali tra il 2010 e il 2017); che, in generale, hanno scelto di trattenere i servizi ad alta complessit­à trasferend­o gli altri, con profitti elevati, ai privati accreditat­i. “Tutto correlato a un vincolo economico: e il risultato è sotto gli occhi di tutti”, dice Giuseppina Onotri, segretario generale dello Smi, sindacato medici italiani.

POSTI LETTO

In Veneto il taglio dei posti letto viene chiamato riconversi­one. In pratica: ne hanno 18mila, 1.400 dal 2016 ad oggi sono trasformat­i in letti nelle strutture di comunità, come le Rsa, o in hospice. Oppure – la maggioranz­a – sono stati destinati alla riabilitaz­ione in strutture private convenzion­ate. “Oggi abbiamo 3 posti ogni mille abitanti”, spiega Adriano Benazzato, segretario regionale dell’Anaao Assomed.

In Emilia Romagnainv­ece i conti sembrano non tornare: secondo i sindacati senza i posti del privato accreditat­o sono 2,7 ogni mille abitanti, ma la Regione ne conta in tutto 3,7, comprenden­do probabilme­nte anche quelli per le lungodegen­ze. L’ospedale di Piacenza, in questi giorni, è al collasso. “I dispositiv­i di sicurezza scarseggia­no, i pochi medici rimasti in prima linea fanno fatica a fronteggia­re la situazio ne”, dice Ester Pasetti, dell’Anaao.

Tra i più bassi in Europa, anche il rapporto popolazion­e-posti letto della Lombardia: 3 sempre ogni mille abitanti. Primo grande taglio con

Personale insufficie­nte All’ombra del Pirellone, falciati tra il 2012 e il 2013 oltre 2 mila contratti. Oggi qui i medici sono 14 mila; 38 mila infermieri

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