L’attivismo di Zinga per guidare il governo
Ieri il Pd ha incontrato le parti sociali al Nazareno Lo spazio di manovra di Gualtieri aumenta sempre di più
Una
cabina di regia parallela. Di più, una sorta di governo parallelo. L’immagine che immortala il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e il capo delegazione Dem, Dario Franceschini, accanto a Nicola Zingaretti e Andrea Orlando, che incontrano le parti sociali al Nazareno, è eloquente. Ci sono, tra gli altri, il segretario della Cgil, Landini, per la Cisl la segretaria Furlan, per la Uil il segretario Barbagallo, per Confindustria il direttore generale Marcella Panucci. E si parla delle misure da prendere sul coronavirus. Una concentrazione che fa saltare i nervi ai Cinque Stelle: sembra un modo per intestarsi la guida del governo. Tanto più che la Panucci anticipa in quella sede ciò che verrà detto a Conte mercoledì: “Ora servono misure di carattere strutturale volte a sostenere l’economia. In una fase già di rallentamento”.
SONO PASSATI sei mesi dalla nascita del governo Conte 2 e forse in questo momento si vedono le conseguenze della scelta del Pd di piazzare i suoi uomini in tre posti chiave a livello europeo: Paolo Gentiloni, Commissario agli Affari economici, Roberto Gualtieri alla guida dell’Economia e anche Enzo Amendola agli Affari europei. Mentre l’Europa promette la flessibilità di cui l’Italia ha bisogno, per bocca dello stesso Gentiloni (da vedere come va a finire, ovviamente), Gualtieri conquista alle suppletive di Roma proprio il seggio che era del Commissario. Un rafforzamento del suo ruolo, secondo i dem, che peraltro è cruciale: è lui che sta lavorando al decreto con le misure economiche per contrastare l’emergenza, è lui che media in prima persona con l’Ue, forte anche del suo rapporto di fiducia con Mario Draghi. Insieme a Giuseppe Conte, certo, ma in questi ultimi giorni è sembrato quasi un premier ombra. Non a caso, il suo nome è uscito più volte come premier di un eventuale esecutivo di unità nazionale. Sempre smentito dallo stesso interessato.
“NOI DEL PD siamo sdraiati sul governo”, ribadiscono un po’ tutti nel partito. La traduzione in questa fase è che i Dem stanno “p id iz za nd o” il governo. Non è più un mistero che Conte abbia migliori rapporti con loro che con i Cinque Stelle. D’altra parte, era il progetto originario di Goffredo Bettini. Quello che per primo ha parlato della ricerca dei Responsabili da parte del Pd. Giovedì, a Napoli, Conte, durante la conferenza stampa con Emmanuel Macron, ci ha tenuto a dire che un governo responsabile già esiste (il suo) e che non ne serve uno di unità nazionale. E allora, il Pd continua a lavorare per scongiurare cambi di scenario. “Teniamo buoni rapporti con tutti”, racconta uno degli uomini nevralgici dei dem in Senato. Capigruppo, vicecapigruppo e in generale un po’tutti lavorano per capire chi sarebbe pronto ad appoggiare il premier in un momento di difficoltà. Anche se poi sta a Conte chiudere le trattative. Stasera lo stesso premier incontra i capigruppo di maggioranza e opposizione. La settimana prossima in Parlamento arriva la risoluzione per la variazione del bilancio: il tentativo è di coinvolgere tutti o quasi tutti.
Ma in realtà le tensioni con
Scenari
I dem in blocco sono impegnati a cercare Responsabili per blindare il premier
tinuano anche dentro la maggioranza. Domenica sera M5s ha accusato il Pd di “iniziative unilaterali”. Ieri dal Nazareno hanno passato la giornata a dire che l’incontro era programmato da tempo. “Tutte le forze politiche fanno bene a fare incontri con le forze sociali: non c’è nessun tavolo parallelo”, ha affondato Orlando. Aggiungendo: “La nostra presenza come maggioranza nel governo non ci preclude la possibilità di continuare a essere una forza politica”.
MA LE POLEMICHE non si fermano. In previsione del decreto, M5S punta a farsi carico delle richieste delle imprese del Nord, area dove è al suo minimo storico. E il rischio è che, stretto tra il Pd e l’offensiva leghista, perda la sua “voce” sull'emergenza. Anche in questo frangente, i dem individuano un colpevole della destabilizzazione: Luigi Di Maio è accusato di remare contro questo governo.
Da parte nostra non c'è nessuna voglia di sostituirci, quello di oggi era un incontro previsto da tempo nell’ambito del piano per l’Italia
NICOLA ZINGARETTI