“Spariti i verbali della commissione”
Manca il 30% di atti della Urbanistica, il cui presidente è indagato
Stop
al tram, al concorso per undici posti di dirigente e persino la richiesta dell’intervento della Commissione regionale Antimafia: il giorno dopo la bufera giudiziaria che ha investito la maggioranza di Leoluca Orlando con l’arresto di due consiglieri comunali e due dirigenti, le opposizioni vanno all’attacco e chiedono il ritiro di “tutti gli atti firmati dai dirigenti comunali indagati, nominati intuitu personae dal sindaco’’.
E il day after di Orlando ha il sapore di una virata a 360 gradi: in sole 24 ore è passato dalla conferma politica di Emilio Arcuri, firmatario della delibera incriminata (“Quali sono le ragioni per non confermarlo? I suoi atti li ho firmati anch’i o’ ’) alla scelta tecnica di livello istituzionale.
A PRESIDIO di uffici dove due anni fa un cartello vietava espressamente i“favoritismi ’’, inibendo l’ ingresso a “utenti accompagnati da colleghi di altri uffici, rappresentanti di comitati, enti, associazioni, partiti e movimenti politici’’, il sindaco ha chiamato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo Vincenzo Di Dio, stimato docente universitario. “Si occuperà solo di edilizia privata , è un tecnico di alta professionalità’’, ha detto ieri presentando gli altri due nuovi assessori, Paolo Petralia, figlio dei magistrati Dino e Alessandra Camassa, e Sergio Marino. Aggiungendo: “Sono commosso per il fatto che alcuni malfattori mi definiscano un ‘coglione’ per aver impedito alcuni affari. È una medaglia”.
E mentre i magistrati che conducono l’inchiesta hanno fissato gli interrogatori di politici, funzionari e imprenditori arrestati per il 5 marzo, i riflettori restano accesi sulla commissione Urbanistica, il cui presidente, Giovanni Lo Cascio, è finito agli arresti domiciliari: da una denuncia presentata il 4 novembre scorso in Procura dalla consigliera grillina Giulia Argiroffi si scopre che il 30 per cento dei verbali delle riunioni di commissione è sparito. O meglio, non è mai stato pubblicato nel sito internet del Comune: “Per il 2018 risultano non pubblicati 104 verbali su 248 sedute, il 41,9 per cento del totale – ha scritto la Argiroffi in una nota - per l’anno successivo al 4 novembre 2019 risultavano non pubblicati 144 verbali su 211 sedute, pari al 68,2 per cento. E dopo la cifra è scesa a 65 verbali non pubblicati su 251, pari al 25,5 per cento del totale’’.
Le indagini intanto proseguono e negli uffici comunali si attendono nuovi sviluppi giudiziari: “Io penso che altri tre consiglieri comunali siano nella black list della Procura. Il tempo ci darà risposta’’, ha scritto su Facebook il dirigente dell’area Riqualificazione Urbana Nicola Di Bartolomeo, ovvero l’unico dirigente tecnico rimasto al Comune.