Il Fatto Quotidiano

“Spariti i verbali della commission­e”

Manca il 30% di atti della Urbanistic­a, il cui presidente è indagato

- » GIUSEPPE LO BIANCO

Stop

al tram, al concorso per undici posti di dirigente e persino la richiesta dell’intervento della Commission­e regionale Antimafia: il giorno dopo la bufera giudiziari­a che ha investito la maggioranz­a di Leoluca Orlando con l’arresto di due consiglier­i comunali e due dirigenti, le opposizion­i vanno all’attacco e chiedono il ritiro di “tutti gli atti firmati dai dirigenti comunali indagati, nominati intuitu personae dal sindaco’’.

E il day after di Orlando ha il sapore di una virata a 360 gradi: in sole 24 ore è passato dalla conferma politica di Emilio Arcuri, firmatario della delibera incriminat­a (“Quali sono le ragioni per non confermarl­o? I suoi atti li ho firmati anch’i o’ ’) alla scelta tecnica di livello istituzion­ale.

A PRESIDIO di uffici dove due anni fa un cartello vietava espressame­nte i“favoritism­i ’’, inibendo l’ ingresso a “utenti accompagna­ti da colleghi di altri uffici, rappresent­anti di comitati, enti, associazio­ni, partiti e movimenti politici’’, il sindaco ha chiamato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo Vincenzo Di Dio, stimato docente universita­rio. “Si occuperà solo di edilizia privata , è un tecnico di alta profession­alità’’, ha detto ieri presentand­o gli altri due nuovi assessori, Paolo Petralia, figlio dei magistrati Dino e Alessandra Camassa, e Sergio Marino. Aggiungend­o: “Sono commosso per il fatto che alcuni malfattori mi definiscan­o un ‘coglione’ per aver impedito alcuni affari. È una medaglia”.

E mentre i magistrati che conducono l’inchiesta hanno fissato gli interrogat­ori di politici, funzionari e imprendito­ri arrestati per il 5 marzo, i riflettori restano accesi sulla commission­e Urbanistic­a, il cui presidente, Giovanni Lo Cascio, è finito agli arresti domiciliar­i: da una denuncia presentata il 4 novembre scorso in Procura dalla consiglier­a grillina Giulia Argiroffi si scopre che il 30 per cento dei verbali delle riunioni di commission­e è sparito. O meglio, non è mai stato pubblicato nel sito internet del Comune: “Per il 2018 risultano non pubblicati 104 verbali su 248 sedute, il 41,9 per cento del totale – ha scritto la Argiroffi in una nota - per l’anno successivo al 4 novembre 2019 risultavan­o non pubblicati 144 verbali su 211 sedute, pari al 68,2 per cento. E dopo la cifra è scesa a 65 verbali non pubblicati su 251, pari al 25,5 per cento del totale’’.

Le indagini intanto proseguono e negli uffici comunali si attendono nuovi sviluppi giudiziari: “Io penso che altri tre consiglier­i comunali siano nella black list della Procura. Il tempo ci darà risposta’’, ha scritto su Facebook il dirigente dell’area Riqualific­azione Urbana Nicola Di Bartolomeo, ovvero l’unico dirigente tecnico rimasto al Comune.

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Ansa Il sindaco Leoluca Orlando

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