Procura di Roma, la bagarre continua: manca l’accordo
Domani il plenum al Csm: ieri sembrava fatta per Prestipino, in serata cambia lo scenario
Èancora in bilico la nomina di Michele Prestipino a procuratore di Roma. I numeri restano certamente dalla sua parte, ma a 24 ore dal plenum del Csm che deve votare il capo della procura più importante d’Italia, non vi è una certezza matematica. Scambi frenetici di idee nei corridoi di Palazzo dei Marescialli fino a sera danno il senso della tensione e della consapevolezza tra i consiglieri che la quadra non è stata trovata. Quello che a un’o ra sembra certo un’ora dopo non lo è più tanto.
LA CERTEZZA assoluta, a sentire i consiglieri, è solo il ballottaggio perché nessuno dei 3 candidati ha una maggioranza per essere nominato. Prestipino resta il super favorito, ma qualche incertezza ancora rimane perché non è sicuro chi si giocherà la nomina al ballottaggio. Secondo quanto risulta al Fatto, al primo turno a votare Prestipino, procuratore aggiunto di Roma e reggente dal maggio scorso, per il pensionamento di Giuseppe Pignatone, saranno i 5 consiglieri di Area (sinistra) e tre su cinque di Autonomia e Indipendenza, a cominciare dal capogruppo Davigo, relatore della proposta di nomina. Dunque, Prestipino ha al suo fianco 8 togati su 16. Sempre al primo turno, per il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, voteranno i 3 togati di Unicost (centristi), la corrente del candidato e pure due togati di
AeI. Forse anche Filippo Donati, laico M5S. Quindi per il procuratore fiorenti noci sarebbero trai 5 e i 6 voti.
Creazzo è il magistrato che Luca Lotti voleva fuori da Firenze per i guai giudiziari dei genitori di Matteo Renzi e fuori dalla partita di Roma peri suoi di guai, essendo imputat on ell’ am bit odell’ i nchiesta su Con sip.È lui che dice “si vira su Viola”, il Pg di Firenze ignaro di questo “tifo”. Lotti ha parlato di notte in un hotel di Roma a maggio 2019 di fronte a 5 togati del Csm (poi costretti alle dimissioni), al collega deputato del Pd Cosimo Ferri e al pm di Roma Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione, intercettato con un trojan nel telefonino, che ha registrato tutto.
VOTERANNO, invece, per il procuratore di Palermo Franco Lo Voi i tre togati di Mi (destra), la corrente del magistrato, il laico di Fi Michele Cerabona, relatore della proposta e, si dice, anche l’altro laico di FI, Alessio Lanzi. Quindi Lo Voi avrebbe tra i 4 e i 5 voti e potrebbe non passare il ballottaggio.
Il condizionale è d’obbligo perché fino a ieri sera non si conosceva la decisione dei laici della Lega Stefano Cavanna ed Emanuele Basile: uno di loro potrebbe votare al prino turno, o Lo Voi o Creazzo, l’altro si asterrebbe. Invece, i laici Alberto Benedetti e Fulvio Gigliotti al primo giro si asterranno. Non voteranno al primo turno né i capi di Corte né il vicepresidente del Csm David Ermini. Se con Prestipino va al ballottaggio Lo Voi, la vittoria del procuratore reggente di Roma è praticamente certa perchè ci risulta che avrebbe anche i voti dei 3 togati di Unicost. E se, come pare, al ballottaggio voteranno anche i capi di Corte, Prestipino sarebbe votato anche dal Pg della Cassazione Giovanni Salvi, di Area e fino a novembre Pg di Roma. Il presidente della Cassazione Giovanni Mammone, invece, voterebbe per Lo Voi: è di Mi e suo fraterno amico. Va al ballottaggio Lo Voi anche se al primo turno dovesse esserci parità con Creazzo perché il procuratore di Palermo è più anziano.
Se il ballottaggio sarà Pre
Senza maggioranza L’attuale reggente è ancora favorito su Creazzo e Lo Voi Probabile ballottaggio
stipino-Creazzo, pare che saranno i tre di Mi a spostare i voti su Creazzo. A quel punto potrebbe finire sempre a favore di Prestipino per 11 a 10 perché lo voterebbero anche i due astenuti al primo turno di M5S. Ma l’incertezza della posizione dei due leghisti e dei due forzisti al ballottaggio, se dovesse arrivarci Creazzo, pure più anziano del reggente romano, rende la nomina di Prestipino ancora un po’ incerta.