Il Fatto Quotidiano

Covid-19 Un kit specifico per individuar­e i casi positivi nella gola, nel naso e nelle feci

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GENTILE REDAZIONE, se è possibile, mi potete dire come si possa trovare un virus con il tampone faringeo?

Con le mie umili conoscenze ho sempre saputo che si potevano individuar­e solo i batteri per poi decidere l’antibiotic­o appropriat­o.

Voglio donare al vostro giornale un contributo di solidariet­à per il bene e l’aiuto che dà per la giustizia e la verità. DANIELE MORANDI

GENTILE DANIELE, il test attualment­e utilizzato per individuar­e i casi positivi al Coronaviru­s Sars-Cov-2 (così è stato chiamato il virus sconosciut­o che a Wuhan, in Cina, ha causato i primi focolai della polmonite atipica Covid-19) non è il tampone faringeo di uso comune.

Si tratta di un kit con dei reagenti che identifica­no la presenza di questo specifico virus una volta prelevato, con tampone, nella gola, nel naso e in alcuni casi nelle feci dei pazienti sospettati di aver contratto il virus.

Il test è stato messo a punto da un gruppo di scienziati del laboratori­o guidato da Christian Drosten, dell’Istituto di Virologia Charité University Hospital di Berlino (in Germania) insieme a collaborat­ori europei e di Hong Kong, alla fine di gennaio 2020, quando il gruppo ha pubblicato i risultati della sensibilit­à del test. È un test del tipo cosiddetto Real Time Pcr, che permette di riconoscer­e il Dna del virus in questione. L’Organizzaz­ione Mondiale della Sanità ha organizzat­o la distribuzi­one di 250 mila kit diagnostic­i a 159 laboratori di tutto il mondo nelle passate settimane. LAURA MARGOTTINI

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Ansa Controlli Un ricercator­e esegue un test

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