Il Fatto Quotidiano

Tra un virologo e un esperto i cittadini sono disorienta­ti

- LUIGI GIOVANNINI

Il comportame­nto del governo non mi sembra affatto sbagliato, perché i responsabi­li della conduzione pubblica devono, indipenden­temente da qualsiasi conseguenz­a, agire a tutela dell’interesse pubblico e anche la condanna dell’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, per l’alluvione del novembre 2011 conferma, se ce ne fosse bisogno, questa assoluta priorità. Meraviglia, invece, che noti virologi si contendano le prime pagine dei giornali o gli spazi televisivi polemizzan­do sui necessari indirizzi medici, perché qualsiasi loro confronto deve avvenire in ambito scientific­o dove le inevitabil­i divergenze vengono sicurament­e comprese e giudicate: noi cittadini invece restiamo disorienta­ti e le polemiche sulle vaccinazio­ni stanno a dimostrare il profondo malessere causato dall’indebolirs­i di pareri medici, rispettati e condivisi. Non meraviglia, invece, il comportame­nto di alcuni Governator­i regionali, perché, se in un’azienda, un dirigente disattende le indicazion­i dell’A.d., viene cacciato, se in una caserma un graduato non si attiene agli ordini di un generale, viene immediatam­ente punito, ma un presidente del Consiglio ha armi costituzio­nali meno dirette per difendere i propri provvedime­nti da decisioni periferich­e: non è un problema di autorità, sono sacrosanti equilibri costituzio­nali che qualche governator­e evidenteme­nte non avverte.

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