Tra un virologo e un esperto i cittadini sono disorientati
Il comportamento del governo non mi sembra affatto sbagliato, perché i responsabili della conduzione pubblica devono, indipendentemente da qualsiasi conseguenza, agire a tutela dell’interesse pubblico e anche la condanna dell’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, per l’alluvione del novembre 2011 conferma, se ce ne fosse bisogno, questa assoluta priorità. Meraviglia, invece, che noti virologi si contendano le prime pagine dei giornali o gli spazi televisivi polemizzando sui necessari indirizzi medici, perché qualsiasi loro confronto deve avvenire in ambito scientifico dove le inevitabili divergenze vengono sicuramente comprese e giudicate: noi cittadini invece restiamo disorientati e le polemiche sulle vaccinazioni stanno a dimostrare il profondo malessere causato dall’indebolirsi di pareri medici, rispettati e condivisi. Non meraviglia, invece, il comportamento di alcuni Governatori regionali, perché, se in un’azienda, un dirigente disattende le indicazioni dell’A.d., viene cacciato, se in una caserma un graduato non si attiene agli ordini di un generale, viene immediatamente punito, ma un presidente del Consiglio ha armi costituzionali meno dirette per difendere i propri provvedimenti da decisioni periferiche: non è un problema di autorità, sono sacrosanti equilibri costituzionali che qualche governatore evidentemente non avverte.