“Zinga” contagiato: dem e governo a rischio virus
Il video-annuncio Il leader del Pd positivo al Covid-19: controlli per tutti quelli che hanno avuto contatti con lui nelle ultime 48 (compreso Vespa)
“Allora, è arrivato. Anche io ho il coronavirus”. Maglioncino grigio, aria un po’ abbacchiata, ma eloquio sicuro, Nicola Zingaretti posta su Fb il video con l’annuncio alle 12 e 46 di ieri. Un annuncio che viene dopo giornate densissime, riunioni negli ospedali, incontri a tutti i livelli. Come quello con i presidenti di Regione e il premier, Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, il 4 marzo. Il Covid-19 lambisce il cuore del governo, anche se lo staff di Zingaretti fa sapere che i medici hanno valutato di fare tamponi solo a chi è stato in contatto stretto con lui nelle 48 ore precedenti a ieri mattina. La vita frenetica di un segretario del Pd e per giunta presidente della Regione Lazio sembra un contrappasso per uno che qualche giorno fa aveva invitato tutti ad “abbassare il numero delle relazioni tra le persone”.
NEL VIDEO, Zingaretti dà le informazioni essenziali: “Sto bene, è stato scelto l’isolamento domiciliare, continuerò da casa a seguire quello che potrò”. E poi quelle di massima: “La Asl sta effettuando le verifiche del caso. Ovviamente ho informato il vicepresidente della Giunta regionale, Leodori, per mandare avanti il lavoro, così come il vicesegretario del Pd Orlando seguirà le attività politiche”.
Raccontano dal suo staff che Zingaretti si è svegliato ieri mattina con gli occhi rossi e la febbre e che per questo è stato sottoposto a tampone. Altre autorevoli fonti Pd sostengono che alcuni sintomi erano presenti da venerdì.
Anche se negli ultimi 10-15 giorni, il segretario ha incontrato tantissima gente, i tamponi fatti sarebbero una trentina, ad alcuni assessori regionali e al suo staff al Pd e in Regione. Forse hanno già un’idea di chi può averlo contagiato? Sia l’Iss sia il suo staff dicono di no.
Stando all’agenda ufficiale dai contatti delle ultime 48 ore, sono esclusi il premier e i ministri. E la Asl non ha chiamato né Virginia Raggi, né la prefetta di Roma, Gerarda Pantalone, che Zingaretti ha incontrato giovedì. Ma persone che lo hanno visto prima sono in auto isolamento volontario, pur senza sintomi.
Uno sguardo all’agenda. Il 4 marzo insieme a Conte a Palazzo Chigi c’erano altri presidenti di regione. Tra loro Giovanni Toti (Liguria), Alberto Cirio (Piemonte), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Nello Musumeci ( Sicilia), quest’ultimo in auto- isolamento. Poche ore prima, Zingaretti si era anche affacciato alla riunione fra Conte e le parti sociali. E il 2 al Nazareno, aveva visto le parti sociali. Presenti il vicesegretario Orlando (anche lui in auto-isolamento), Roberto Gualtieri, Dario
Franceschini e il viceministro Misiani. E Maurizio Landini (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl), Carmelo Barbagallo (Uil). Per Confindustria il dg Marcella Panucci. E ci sono riunioni continue al Nazareno: i dipendenti del gruppo Pd al Senato hanno deciso di stare a casa domani. Nessuno del governo, per adesso, sembra aver scelto la strada della quarantena. Ma il silenzio che arriva da Palazzo Chigi e dai vari ministri, se da una parte risponde all’esigenza di non allarmare, dall’altra evoca una criticità. Peraltro, con Franceschini e Gualtieri, tra gli altri, Zingaretti ha una consuetudine continua. Ancora. Giovedì pomeriggio ha partecipato alla registrazione della puntata di Porta a Porta (la stessa che in altro segmento ha ospitato il leader Matteo Salvini). Bruno Vespa ha deciso di non cancellare il programma (tra l’altro, venerdì sera ha fatto uno speciale coronavirus con molti conduttori Rai): “Il suo portavoce mi ha chiamato per dirmi che vanno monitorate solo le persone che nelle ultime 48 ore sono state a 30 centimetri da lui per alme
Il sindaco di Roma La Asl non ha chiamato la Raggi che il segretario ha incontrato giovedì
no mezz’ora”, ha dichiarato. Ma una decina di persone che erano lì, tra personale e pubblico, sono state messe in isolamento precauzionale. Incongruenze.
POI CI SONO gli eventi minori. Il 27 febbraio, Zinga è andato all’“aperitivo contro la paura”, a Milano, ai Navigli, insieme a Giuseppe Sala. Solo una decina di giorni dopo criticava la festa di Fondi, durante la quale nel Lazio in molti si sono contagiati (“Non andava fatta”). Il 2 marzo ha visto al ministero Infrastrutture, l’ad di Rfi, Maurizio Gentile, e il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio ( ora in auto isolamento), oltre al ministro Paola De Micheli. Lo stesso giorno l’incontro al Tribunale di Roma con il presidente Francesco Monastero e il preside di Giurisprudenza alla Sapienza, Oliviero Diliberto, e la dirigente dell’Ufficio esecuzione penale esterna, Patrizia Calabrese. Poi, una conferenza stampa al Nazareno giovedì e una in Regione venerdì. Tra coloro che hanno scelto l’auto quarantena dopo un incontro con Zingaretti ci sono Anna Ascani, Dario Nardella, sindaco di Firenze e la sindaca di Empoli, Brenda Barnini. Intanto, il Nazareno sarà sanificato. Possibile la chiusura. Le riunioni del Consiglio sono rinviate di 7 giorni, quelle in Giunta si faranno in streaming.