Lettere d’amore dall’esilio: Fascina e Silvio in fuga dal virus
L’ultima first lady di Silvio Berlusconi ha trasmesso un solenne messaggio alla nazione nelle ore più cupe del coronavir u s . L ’ a ttuale compagna dell’ex C a v a li e r e è Marta Fascina, 30enne deputata di Forza Italia. Su Facebook – in una nota politica di gran spessore, ripresa da alcune agenzie di stampa – Fascina ha criticato la gestione dell’emergenza da parte di Giuseppe Conte e l’ha confrontata con la leadership dimostrata a suo tempo dal fidanzato, quando era premier: “In uno dei periodi più bui per la nostra nazione, alle prese con un nemico invisibile e per questo ancora più pericoloso e infame – scrive Fascina con innegabile eleganza – non ci si può esimere dal rappresentare le evidenti discrasie tra il modus operandi, in un contesto emergenziale, dell’attuale premier Giuseppe Conte e quello dell’ultimo capo di governo democraticamente scelto ed eletto dagli italiani, il nostro Presidente Silvio Berlusconi”. Fascina si riferisce al terremoto dell’Aquila e alla nomina di Guido Bertolaso come commissario straordinario. Paragona la pandemia mondiale al sisma del 2009: Berlusconi fu straordinario, Conte invece non lo è affatto.
PIÙ ANCORA del messaggio, è straordinario il contesto. L’analisi della Fascina non proviene da Montecitorio, dove pure si votava sul Coronavirus. Non arriva nemmeno dall’Italia: le cronache politico-mondane riferiscono che Berlusconi e fidanzata, angosciati dall’epidemia, si siano andati a rifugiare in Francia, nella villa della figlia Marina a Châteauneuf- de- Grasse, 30 chilometri da Nizza. In questo senso, il comunicato della deputata assume lo spessore di una lettera dall’esilio (per quanto dorato e volontario). La storia d’amore con Silvio – in uno scenario ben meno tragico – ricorda Claretta Petacci con Benito Mussolini: a fianco del suo uomo nei giorni più bui, nella stagione del crepuscolo.